Pensioni, non c'è la rivalutazione
martedì 6 dicembre 2016
Per una straordinaria circostanza, il prossimo anno sull'importo di tutte le pensioni Inps non sarà applicata la rivalutazione al costo della vita. Lo stop ha effetto sia per il 2016 sia per il 2017.
Quest'anno gli assegni sono stati pagati dall'Inps a titolo provvisorio, in attesa di conoscere l'indice della rivalutazione reale che è rilevabile dall'Istat solo a fine anno. L'Istituto di statistica non ha registrato però alcuna variazione nell'anno 2015, da applicare poi al 2016, per cui gli importi finora pagati diventano definitivi. Questo comporta, per i pensionati, che oltre a non avere alcun aumento non vi saranno conguagli né a credito né a debito, salvo il caso di compensazioni di natura fiscale.
A sua volta l'indice "zero" per il 2016 costituisce l'indice di partenza, provvisorio, per gli adeguamenti del 2017. E quindi anche le pensioni nel nuovo anno non avranno alcuna rivalutazione. A dicembre 2017 sarà poi verificato l'indice definitivo del costo della vita e che avrà effetto sui pagamenti dei mesi precedenti.
In realtà le rilevazioni dell'Istat hanno registrato un valore negativo (-0,1%), e questo porterebbe ad una riduzione negli assegni mensili, con l'aggiunta di restituire la corrispondente quota di pensione, benché minima. Ma la legge di stabilità dello scorso anno ha deciso che gli indici negativi devono essere considerati in ogni caso come invariati, cioè a valore "zero".
Aumenti in vista. Gli unici aumenti, finora prevedibili, sono al centro di alcune proposte del Governo alla legge di bilancio ora in esame al Senato. Si tratta di un importo aggiuntivo, fra i 30 e i 50 euro al mese, da destinare alle pensioni più basse, a più scaglioni, sulla falsariga delle regole per la quattordicesima mensilità. In via generale, la piccola somma dovrebbe essere separata dalla pensione, perché altrimenti sarebbe soggetta alle rivalutazioni di legge (con altri impegni per la spesa pubblica), ma soprattutto, trascinerebbe molti pensionati oltre i limiti di reddito al di sotto dei quali si può avere diritto ad altre prestazioni dell'Inps. In definitiva, una misura molto simile agli 80 euro per i lavoratori dipendenti.
È invece definita la nuova fascia dei trattamenti di pensione del tutto e-sente da tasse. La "no tax area" salirà nel 2017 a 8.125 euro, ma sarà limitata ai pensionati sotto i 75 anni, con una evidente disparità.
Rimborso pensioni. Scatta il 31 dicembre 2016 la prescrizione che interessa la rivalutazione ridotta delle pensioni del 2011. Diverse organizzazioni suggeriscono di inviare una diffida all'Inps per il ricalcolo della pensione e per il rimborso integrale della rivalutazione.
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