Pensione alle vittime del dovere
martedì 17 ottobre 2006
Le provvidenze economiche previste per i cittadini vittime della criminalità e del terrorismo sono estese ai civili e ai militari feriti o caduti nell'adempimento del proprio dovere. Lo ha stabilito il recente decreto 243/2006. La nuova copertura previdenziale interessa i magistrati, i carabinieri, la guardia di finanza, le forze di polizia ed altri dipendenti pubblici, divenuti invalidi permanenti a causa di lesioni subìte durante lo svolgimento di servizi istituzionali. Un ventaglio di attività diverse, faticose e non prive di rischi, quali le operazioni di contrasto alla criminalità, i servizi di ordine pubblico, la vigilanza ad infrastrutture civili e militari, le operazioni di soccorso e di protezione civile, effettuate anche in ambiti internazionali. In caso di decesso a causa dei danni subiti, le provvidenze spettano ai familiari superstiti; per i caduti in servizio la parentela familiare è più allargata rispetto a quella per le vittime del terrorismo. Molte volte i fatti di cronaca hanno posto in primo piano le sofferenze delle vittime e delle loro famiglie, una tragica catena di eventi, per i quali lo Stato riesce solo ad adeguare i giusti risarcimenti, completando una vecchia legge sulla materia del 1980. Per questo, l'ambito di applicazione del nuovo decreto è stato fatto risalire agli eventi verificatisi in Italia a partire dal 1° gennaio 1961, mentre, se accaduti all'estero, a partire dal 1° gennaio 2003 (una differenza di trattamento, già denunciata dal Consiglio di vigilanza Inps).Provvidenze. I sussidi e i benefici per gli invalidi, o per i loro familiari, comprendono:   a) una speciale elargizione in favore degli invalidi, nella misura di 774,69 euro per ogni punto percentuale di invalidità, soggetta a rivalutazione Istat.   b) l'esenzione dal pagamento di qualsiasi ticket per ogni tipo di prestazione sanitaria   c) un assegno vitalizio, nella misura di 258,23 euro mensili, soggetta ad adeguamento annuale.  d) benefici in materia di assunzioni dirette.  e) benefici in materia di borse di studio, fin dalla scuola elementare.  f) l'eventuale rivalutazione delle percentuali di invalidità già riconosciute ed indennizzate.  g) l'assistenza psicologica a carico dello Stato.  h) l'esenzione dall'imposta di bollo, relativamente ai documenti necessari per la liquidazione delle domande.   i) l'esenzione delle indennità da ogni tipo di imposta.Per ottenere i benefici gli interessati devono farne richiesta all'Amministrazione di appartenenza, ma questa può anche attivarsi direttamente. Tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili, il ministero dell'Interno compila ogni anno due graduatorie (entro marzo e settembre) dei beneficiari delle provvidenze, a cominciare dai più remoti. La legge prevede che quest'anno l'elenco sia pubblicato entro il 31 ottobre. Gli uffici ministeriali stanno provvedendo all'elaborazione della prima graduatoria.
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