Enrico Papi è tornato dopo 13 anni a Canale 5, dapprima alla conduzione di Scherzi a parte e ora di Big show (il venerdì in prima serata), che non è altro che un ampliamento del primo, sia nella formula, che va oltre la tradizionale candid camera coinvolgendo anche il pubblico di un teatro, sia nella scelta delle “vittime”, non più cosiddetti vip, bensì persone comuni. L'idea è infatti quella che le persone comuni abbiano più cose da dire, più umanità e dignità. In effetti, almeno in parte Big Show cerca di coinvolgere negli scherzi più bonari persone con una storia significativa e una passione artistica in modo che poi possano anche esibirsi sul palco. Venerdì scorso, ad esempio, oggetto di uno scherzo è stato un infermiere che ha perso un figlio tredicenne e che grazie al forte legame con la moglie e alla solidarietà dei colleghi è riuscito ad andare avanti aiutato anche dalla passione per la musica. Certo è che nelle tre ore di programma ci sono anche momenti discutibili come quando il conduttore ha preso il telefono di uno spettatore, in sala assieme alla moglie dichiaratamente gelosa, e ha inviato un messaggio a tutti i contatti della rubrica con l'invito a vedersi perché quella sera era libero dalla consorte. Alla fine si è risolto tutto senza drammi, ma non è facile capire quanto nello scherzo ci fosse di vero, quanto di costruito o quanto di rimediato all'ultimo momento perché tutto finisse bene. Qualche dubbio sulla totale autenticità anche degli altri scherzi può rimanere. Ciò non toglie che ci siano momenti divertenti e che Papi confermi nella conduzione una certa duttilità e una grande energia. Per il resto si tratta come detto di un adeguamento di un'idea vecchia quanto la tv sia pura aggiornata, in questo caso, ispirandosi a un format britannico di successo.