Pagina umoristica sulla Chiesa con speranza, oltre i diversi pareri
mercoledì 15 maggio 2019
È probabile che nessuno dei protagonisti de «L'ennesimo derby cattolico», nuovo capitolo ( tinyurl.com/yxed5ykk ) della “Fantaecclesia” che Fabio Colagrande sta raccontando online, si sia perfettamente riconosciuto nel suo alter ego calciatore. A cominciare dalla squadra di appartenenza: «progressista» e «conservatore» sono categorie nelle quali se mai si inquadrano gli altri, difficilmente ciascuno ci si rispecchia. Ma una pagina umoristica è spesso una rappresentazione della rappresentazione, e come tale le è concesso assumere semplificazioni che in altri generi letterari sarebbero contestate. Ciò premesso, non si può che apprezzare il tratto leggero con il quale Colagrande ritrae sul rettangolo verde alcune delle maggiori voci mediatiche del dibattito ecclesiale contemporaneo. Si immagini il classico collegamento televisivo prima dello «scampanio» d'inizio. Mentre le due squadre prendono posizione, l'una «in casacca rossa», l'altra «con i nomi in latino vergati sulle spalle», la telecamera indugia in qualche primo piano. Subito coglie, da una parte, Antonino Sciabolaro mentre «invia con lo smartphone gli ultimi tweet pre-partita ai suoi followers», e dall'altra Evandro Magistero e Ubaldo Maria Favalli che «stanno risolvendo gli ultimi “dubia” tattici». Seguono gli altri, in tante mini-parodie. Come da prammatica il flash pre-partita si conclude con la panoramica sugli spalti, dove i tifosi «innalzano, com'è abitudine, striscioni provocatori e irriverenti», del tipo: «Con voi niente misericordia» e «Provate a vincere col dialogo». Ma non sono scritti solo «per poter riderci sopra», questi episodi di “Fantaecclesia”. Essi lasciano leggere la speranza che, senza nulla togliere alla serietà delle ragioni che ciascuno porta nel dibattito ecclesiale (ben note all'autore), ciò che unisce prevalga su ciò che divide, un po' come quando finisce il campionato e gioca la Nazionale. Anche perché «in fondo» non è «una partita di calcio».
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