“Oltre la soglia” Pession vincente
giovedì 7 novembre 2019
La guardia giurata la scambia per un paziente di neuropsichiatria e la vorrebbe allontanare dall'ospedale, ma lei, Tosca Navarro, di quel reparto è addirittura il primario. Questo la dice lunga sul personaggio totalmente fuori dagli schemi interpretato da Gabriella Pession nella serie tv Oltre la soglia, da ieri in prima serata su Canale 5. Spettinata, giacca di pelle, jeans e anelli, Tosca è una dottoressa dal look aggressivo contrapposto ai camici bianchi dei colleghi. È dotata di grande intuito, ma sembra decisamente inadatta al ruolo di responsabilità che riveste. Anche i modi sono bruschi e a volte scostanti, sostenuti da un linguaggio non proprio da educande. Niente, però, offusca la bellezza di fondo, semmai mette in luce un'inquietudine da birra e psicofarmaci che vorrebbe nascondere la schizofrenia con la quale Tosca convive dall'adolescenza. Oltre la soglia tratta dunque il tema della malattia mentale in modo non convenzionale, cercando di abbattere i pregiudizi, mettendo medico e paziente sullo stesso piano, anzi: il medico curando gli altri cura se stesso. La serie, infatti, prevede dodici puntate in onda in sei prime serate ognuna delle quali racconta appunto un caso che ha per protagonisti ragazzi problematici. Diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca, ideata da Laura Ippoliti, la nuova serie di Canale 5 prevede anche la partecipazione di Giorgio Marchesi nel ruolo di un procuratore che ha un rapporto di grande scontro con Tosca, ma anche un'inspiegabile attrazione che si manifesta in modo esplicito e pretestuoso già alla fine del primo episodio, che fino a quel punto aveva raccontato la storia di Jacopo, un diciassettenne la cui malattia psichiatrica non è altro che il frutto di un'incomprensione. All'origine c'è un bambino prodigio non capito, che pone anche al telespettatore l'interrogativo su quale sia il limite tra genialità e follia o presunta tale. In questo modo Oltre la soglia ha il coraggio di affrontare ed esplorare temi difficili con la consulenza di veri neuropsichiatri infantili, ma soprattutto di scommettere ancora una volta su una donna ruvida, forte e imperfetta: un'eccezione, ma la vita, come dice Tosca a proposito di Jacopo, «è piena di eccezioni».
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