Nuovi importi degli indennizzi Inail per il danno biologico ai lavoratori
martedì 22 ottobre 2019
Indignano alla coscienza civile i 685 lavoratori morti quest'anno sul posto di lavoro per inosservanza delle norme antinfortunistiche o, in pochissimi casi, per una ingestibile fatalità. Ma ugualmente pesa lo stillicidio degli oltre 700 mila incidenti che hanno leso l'integrità fisica di altrettanti infortunati, con le immaginabili conseguenze anche nelle famiglie e nelle aziende interessate. Altissimi costi sociali e non di meno economici che impegnano l'Istituto contro gli infortuni con risarcimenti e prestazioni diverse.
Magra consolazione per il settore è quindi il recente aumento, circa il 40%, agli indennizzi per il danno biologico liquidati in capitale ai lavoratori colpiti da un infortunio o da una malattia professionale. I nuovi importi sono esposti in una tabella recentemente elaborata dal Ministero del lavoro e sostituiscono le tariffe precedenti con effetto dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.
L'indennizzo per il "danno biologico" non è collegato al reddito dell'interessato e prescinde dalla sua retribuzione. Ciò che viene risarcito è la menomazione in sé, cioè il pregiudizio sofferto dalla persona e identico per tutti gli esseri umani. Di conseguenza il risarcimento cresce col crescere della gravità del caso, in maniera più che proporzionale perché il quadro clinico complessivo viene maggiormente compromesso. Varia inoltre in base al grado di menomazione e all'età del lavoratore. Un giovane infortunato entro i 20 anni di età e con un danno minimo del 6% riceve ora un indennizzo di circa 8.500 euro che salgono fino a 40.000 euro per un danno biologico al 16%. Diversamente per un anziano al limite del pensionamento gli analoghi importi variano tra i 3.800 euro e i 18.000 euro.
Gli attuali indennizzi, che beneficiano della rivalutazione al costo della vita, scontano tuttavia una novità introdotta dalla Corte di Giustizia Europea. I giudici (Causa C- 318/13) hanno infatti vietato per la previdenza sociale norme differenziate per sesso. La nuova tabella di indennizzo del danno biologico in capitale è dunque unica sia per gli uomini che per le donne. I nuovi importi sono stati necessariamente elaborati facendo una ponderazione degli indennizzi finora liquidati in base al sesso nel corso degli anni 2000-2017 e tenendo conto dei nuovi adeguamenti della speranza di vita.
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