Nei quaderni dei sogni trovi Riva, Mazzone H.H e Padre Pio
sabato 5 novembre 2022
Mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te», cito Marco Mengoni, perchè la realtà è quella di un mondo, anche dello sport, che si sgretola, che cancella sogni e speranze e inchioda persino le ali delle “farfalle” della ginnastica. Tutti lo scoprono ora, ma noi lo sapevamo dai Giochi di Pechino 2008 (Bambole cinesi, articolo di Alberto Caprotti sul sito di “Avvenire”) che le “farfalle” per volare alto dovevano essere prima umiliate e violentate psicologicamente. E allora non resta che rifugiarsi nei bei ricordi di scuola, nei quaderni dove annotavamo le gesta dei nostri miti sportivi e parlavamo dei nostri sogni che in parte poi si sono anche avverati. Il regista Riccardo Milani tifa Inter, ma il suo eroe fin da bambino è sempre stato Gigi Riva, al quale alle elementari dedicò un tema, e ad oltre cinquant’anni di distanza e dopo «20 anni che lo inseguivo» - ha confessato il regista a Giancarlo Dotto nell’intervista alla “Gazzetta dello Sport”: ora quel tema da scolaro è diventato la sceneggiatura del film dei suoi sogni. Si intitola Nel nostro cielo un Rombo di Tuono ed esce lunedì 7 novembre, giorno del 78° compleanno di “Rombo di Tuono”, come amava chiamare Riva lo scriba Gianni Brera. Milani omaggia in maniera affettuosa un simbolo del calcio italiano e l’uomo che pur essendo nato a Leggiuno (Varese) è diventato più sardo dei sardi. Così come Carletto Mazzone, romano di Trastevere, classe 1937, dopo una vita passata ad Ascoli è più ascolano della grande anima di Costantino Rozzi che, debuttante in panchina, lo volle alla guida dei bianconeri. Dalla magnifica piazza del Popolo e dai tavoli dal Caffè Meletti, Carletto si è dovuto spostare spesso per lavoro andando a timbrare 792 presenze (record assoluto) sulle panche di mezza Serie A. Mazzone è il padre di tanti mister in circolazione, compreso l’ex allievo Pep Guardiola (l’ha allenato al Brescia) che non l’ha mai dimenticato e alla prima finale di Champions vinta con il Barcellona gli mandò il biglietto per assistere alla partita. Non a caso il docufilm sul sor Carletto
di Alessio Di Cosimo si intitola Come un padre. Mazzone, come Riva, specchio di di valori e sentimenti forti che continua a resistere solo nelle pagine dei nostri quaderni di scuola. A 25 anni dalla morte del Mago Helenio Herrera ( il 9 novembre del 1997) una pagina ritrovata (da Stefano Campanella, su ultimo numero di “Famiglia Cristiana”) è quella del suo incontro con Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il 30 gennaio del 1965 alla vigilia di Foggia-Inter. Padre Pio vedendo H.H. e la sua Inter profetizzò: «Tanto con il Foggia perderete, ma poi vincerete il campionato». Il Foggia di Oronzo Pugliese vinse 3-2, l’Inter finì a meno 7 dal Milan capolista, ma alla fine vinse lo scudetto con 3 punti di vantaggio sui rossoneri. Ma quello era ancora un calcio in cui un Mago poteva anche incontrare un Santo. © riproduzione riservata
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