Nei canti popolari d'inizio Novecento la spiritualità dell'antica civiltà rurale
domenica 19 novembre 2006
Nel nuovo cd Inni e Canti il Coro «Santa Veronica» di Bonemerse (Cremona) riprende idealmente il proprio cammino dallo stesso punto in cui lo aveva interrotto in occasione della precedente avventura discografica: nel bel mezzo di un appassionato progetto di recupero di quel repertorio popolare sacro che, a cavallo tra Otto e Novecento, ha rappresentato la spina dorsale della tradizione devozionale del nostro Paese. Dalle parole del direttore del coro cremonese, Ilaria Geroldi, emerge con chiarezza l'origine del legame profondo con un patrimonio artistico e spirituale tanto prezioso quanto originale: «Con questo disco vogliamo continuare il lavoro volto alla riscoperta e alla restituzione di dignità interpretativa di quei canti che per molto tempo sono stati compagnia e aiuto per molti fedeli nella preghiera». L'album (pubblicato da Multimedia San Paolo) è una raccolta di brani di varia origine e destinazione, perlopiù recuperati da diversi manuali di canto corale pubblicati tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo (anche se alcuni risalgono a epoche ben più lontane), riconducibili a illustri compositori come ad autori anonimi e qui riproposti nelle nuove armonizzazioni per coro a quattro voci approntate dal maestro Marco Ruggeri. Tra le pagine a tema eucaristico risaltano quelle scritte da padre Davide da Bergamo (O Pane del ciel si accompagna al poetico racconto dell'Ultima Cena rievocato in Ospital cenacolo), gli adattamenti musicali di due testi di Alessandro Manzoni tratti dalle Strofe per la Santa Comunione (Questo terror divino e Sì, tu scendi ancor dal cielo), ma anche l'accorato Va', preghiera, sull'ali dorate, con il suo esplicito richiamo al coro degli esuli ebrei dal Nabucco di Giuseppe Verdi; a questi si aggiungono poi i brani dedicati al Sacro Cuore, quelli per i Defunti (con l'imperituro La pace dei Santi) o per gli Angeli e i Santi (come l'esuberante inno salesiano Giù dai colli). Un disco caldamente consigliato, il cui ascolto regalerà ai più anziani l'emozione ritrovata dei «loro» canti e alle nuove generazioni la piacevole scoperta di composizioni che hanno scritto un capitolo fondamentale della storia musicale sacra del nostro Paese.
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