Messa di Bach, la chiaroscurale lettura filologica di René Jacobs
domenica 3 settembre 2023
A circa trent’anni di
distanza dalla sua prima registrazione della Messa in si minore BWV 232 di Bach, René Jacobs è ritornato in sala di incisione per cimentarsi nuovamente con il capolavoro del Thomaskantor e lo ha fatto con le stesse compagini (Akademie für Alte Musik Berlin e RIAS-Kammerchor); sono cambiati solo i solisti, ma soprattutto l’approccio e il contesto di riferimento nell’utilizzo dell’organico vocale. Con un fondamentale scarto di prospettiva, il direttore belga si è infatti rivolto ad alcuni studi musicologici degli anni Sessanta del secolo scorso per provare sul campo il concetto di “Concerto grosso corale”, individuando tre differenti livelli di intervento, affidati alternativamente all’intero coro da camera (senza i solisti), a un coro in formazione più ridotta (formato da sei soli cantanti) e infine al gruppo dei solisti che affrontano arie, duetti e alcuni momenti particolarmente carichi di “affetti”. La chiave di lettura è alquanto interessante, ma gli esiti interpretativi non sono sempre convincenti, specialmente laddove l’orecchio è abituato alla pienezza di certi passaggi che richiedono un particolare “volume sonoro” (come alcuni episodi del Symbolum Nicenum o l’Osanna in excelsis). Jacobs non perde mai comunque di vista la visione d’insieme della partitura, quella sintesi unica di ciò che il compositore considerava il meglio della propria produzione sacra, in cui racchiudere tutti gli stili musicali della sua epoca e di quelle precedenti; la summa di una visione artistica che non ha mai voluto prescindere dalla concezione spirituale e dal profondo senso religioso con cui Bach ha marchiato a fuoco ogni sua creazione. E Jacobs non tradisce la consegna, affrontando la complessità dell’opera con la grazia del fraseggio e il pieno controllo della scrittura contrappuntistica, a partire dalla solenne grandeur del Kyrie iniziale per arrivare alle sfumature espressive più ambrate del Qui tollis peccata mundi, che prelude al maestoso Dona nobis pacem finale. BACH Messa in si minore René Jacobs Harmonia Mundi / Self (2 cd, euro 24,00)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: