Lezioni dal caso cileno: Chiesa e abusi, se ne parli
domenica 20 maggio 2018
Un post su quattro. È la misura, alta, della copertura che nella giornata di venerdì l'informazione ecclesiale digitale ha dedicato alla notizia della rinuncia collettiva dei vescovi cileni, diffusa nel corso di una conferenza stampa a Roma. Per quanto assolutamente impreciso, il termometro del mio profilo Facebook mi lascia supporre sui social network un interesse meno intenso, ma comunque vivo. In questo modo, ancor prima di aprire i giornali di ieri l'opinione pubblica, ecclesiale e non, ha potuto informarsi esaurientemente sul frutto dei tre giorni di incontri dei presuli con papa Francesco e dalle «molte ore dedicate alla riflessione e alla preghiera». A monte c'era quella che essi stessi qualificano come «una serie di fatti assolutamente riprovevoli riguardo a inaccettabili abusi di potere, di coscienza e sessuali che si sono verificati nella Chiesa cilena».
Metto in collegamento questi elementi con il ringraziamento che, sul finire della conferenza stampa, monsignor Juan Ignacio González, ha rivolto ai media «per il servizio alla verità» che hanno svolto. Questo tipo di crisi che Chiese di vari Paesi attraversano vanno sempre analizzate tenendo presente il ruolo che in esse svolge l'informazione: quando le vittime scelgono di rendere pubbliche le loro ferite e la loro sofferenza, è perché l'istituzione non ha dato loro ascolto. Così si può sperare che questo ruolo sarà sempre meno centrale quanto più le comunità ecclesiali, anche le più piccole, si educheranno, senza reticenze, a un tale ascolto e in generale si apriranno a conoscere e riconoscere le dinamiche di tali abusi. "Se ne parli" è l'efficace nome di un'associazione di volontariato che nella mia città si occupa di persone coinvolte con la malattia oncologica. L'espressione ha un duplice significato, imperativo e condizionale. Credo che sintetizzi bene anche qualcosa di cui la Chiesa, davanti a queste crisi, ha bisogno.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: