“Legion”, grande caos di una serie di culto
venerdì 13 aprile 2018
In Legion, la serie in onda il mercoledì su Fox (canale 112 di Sky), capirci qualcosa non è facile. Per di più siamo già alla seconda stagione di quest'opera targata Marvel, scritta e prodotta da Noah Hawley. Allora è meglio farci aiutare proprio dalla produzione per sapere a che punto eravamo rimasti. Così come lo abbiamo conosciuto nella prima stagione, David Haller (Dan Stevens), il protagonista, è un trentenne a cui è stato diagnosticato un disturbo schizofrenico e dopo un tentato suicidio viene rinchiuso in un istituto psichiatrico. In realtà David è un potentissimo comunicatore con la mente, un telepate (figlio di un importante X-Men), dotato di personalità multiple, ognuna con enormi poteri di alterazione della realtà, sulle quali non ha nessun controllo. Nella clinica incontra Syd (Rachel Keller), la cui pelle non può essere toccata da nessuno, pena lo scambio di personalità. Grazie a lei David riesce a prendere consapevolezza della sua natura di mutante e a fuggire dall'ospedale psichiatrico. La prima stagione si era conclusa con molti interrogativi e il principale riguardava il Re delle ombre, il parassita alieno che aveva infestato le personalità multiple del protagonista: dopo essersi liberato è fuggito ma continuerà inevitabilmente a condizionare David anche ora che non abita più la sua mente. Nei primi episodi della seconda stagione il Re delle ombre, diventato Farouk nella sua nuova incarnazione, sta infettando la popolazione con uno strano morbo che induce il battito compulsivo dei denti. Quando Farouk minaccia David dicendogli che sta per arrivare la «fine di ogni cosa» gli ricorda che la sua storia con Syd è in pericolo perché «lei vive nel futuro che tu stai per distruggere» e l'amore non potrà certamente salvarli. A questo punto ci sono dei dubbi persino sul reale svolgimento dei fatti. Ci aspettano, insomma, dieci episodi ancora più folli e psichedelici di quelli dello scorso anno. Alla fine, tornando alla questione iniziale, è forse inutile cercare una logica nella sequenza dei fatti. Legion va presa per quella che è, ovvero una serie tv che ha rivoluzionato il genere dei supereroi con uno stile visionario che scambia i piani temporali e distorce la realtà. Prendere o lasciare. Gli appassionati non mancano. Ben 125 Paesi la mandano in onda.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: