Le prime luci in fondo al tunnel degli esodati
martedì 10 giugno 2014
È in calendario alla Camera il 23 giugno l'esame della legge che correggerà i danni della riforma sui lavoratori esodati. La commissione Lavoro ha predisposto un testo (C/224) che riassume diverse proposte avanzate in materia. È in esame anche la vicenda dei docenti dimenticati dalla riforma (c.d. «quota 96»).La salvaguardia, già in corso per i lavoratori che a causa della cessazione del rapporto di lavoro non hanno potuto conseguire i nuovi requisiti pensionistici della riforma, potrà essere ampliata in favore delle diverse situazioni di esodo (costi dell'operazione a parte).Mobilità. La salvaguardia per i lavoratori in mobilità è limitata finora a quanti maturano il diritto alla pensione entro lo stesso periodo di liquidazione della indennità. La proposta prevede invece l'allungamento della salvaguardia ai due anni successivi alla stessa mobilità, indipendentemente da altri fattori ora considerati (cassa integrazione, procedure di mobilità ecc.).Cessati dal lavoro. Una deroga per i lavoratori c.d. «cessati» (licenziati per fallimento oppure per accordi individuali o collettivi entro il 31 dicembre 2011) si riferisce alla scadenza del periodo di salvaguardia. Ora è richiesto che la pensione con le regole ante riforma abbia «decorrenza» entro il 6 gennaio 2015. Con la proposta di legge si stabilisce invece che, diversamente dalla decorrenza, la «maturazione» del diritto con le vecchie regole avvenga entro il 6 dicembre 2014. Entrano in gioco, per la prima volta, anche i «cessati» a tempo determinato tra il 2007 e il 2011 e che abbiano avuto brevi occupazioni dopo aver perso il lavoro. È previsto il pensionamento a condizione che la decorrenza dell'assegno risulti entro il 6 gennaio 2015.Prosecutori volontari. Per i lavoratori autorizzati ai versamenti volontari restano ferme le regole pensionistiche ante riforma a condizione che: a) abbiano richiesto l'autorizzazione entro il 31 gennaio 2012; b) maturino la pensione entro il 31 dicembre 2018. Non influiscono sul pensionamento in deroga sia una eventuale rioccupazione nel periodo di salvaguardia né il mancato versamento di contributi alla data del 6 dicembre 2011. Finora una rioccupazione successiva all'esodo è stata di ostacolo per rientrare nei diversi contingenti di salvaguardati.16 giugno. Alle numerose scadenze previste in questo giorno, si aggiunge la presentazione delle domande per accedere all'ultimo contingente di esodati ammessi alla pensione, il quinto gruppo con circa 17mila interessati. Tra questi vi sono i prosecutori volontari che abbiano effettuato versamenti accreditati alla data del 6 dicembre 2011. I moduli sono sul sito Inps o presso i patronati.
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