La “saga” in Giallo sull’isola di Sandhamn
venerdì 2 dicembre 2022
La Svezia, che la produce, è arrivata all’ottava stagione, l’Italia alla quattordicesima. Non è che la matematica sia diventata un’opinione, è che da noi la serie Omicidi a Sandhamn, in onda su Giallo (canale 38 del digitale terrestre), è stata diluita in maniera diversa rispetto al Paese d’origine. In ogni caso si tratta di un crime piuttosto longevo, tratto dai romanzi della scrittrice svedese Viveca Stern, tradotto per la tv da Alexandre de Seguins e Laurent Burtin. La storia segue le indagini dell’ispettore di polizia Thomas Andreasson, tornato sull’isola natale di Sandhamn per indagare su un caso di omicidio. A trovare il cadavere in mare di un uomo impigliato in una reta da pesca è stata Nora, avvocato di una banca, che Thomas riconosce essere una sua vecchia compagna di scuola che, tra l’altro, lo aiuterà nelle indagini. Dalla scorsa stagione Thomas, dopo numerosi altri casi, è stato sostituito dal detective Alexander, del distretto di Nacka, che controlla le isole dell’arcipelago di Stoccolma, mentre Nora è diventata pubblico ministero. Infatti, nel primo episodio della quattordicesima stagione secondo la numerazione italiana, andato in onda mercoledì sera (previsto in replica domani alle 17,10 e domenica alle 23,10) un ladro catturato dalla polizia pretende di parlare solo con Nora sostenendo di avere informazioni sul caso di una persona scomparsa che per lei è molto importante. Nelle indagini vengono coinvolti Alexander e il collega Stenmark. Ci fermiamo qui tralasciando altri dettagli per evitare spoiler. Diciamo solo che nel corso delle stagioni il ritmo di Omicidi a Sandhamn è andato rallentando. C’è adesso molto più scavo psicologico sui personaggi che azione. Le storie personali prevalgono sul giallo. Le accelerazioni avvengono nel finale, che resta a sorpresa. © riproduzione riservata
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