La musica al servizio della liturgia L'esempio di don Fabio Massimillo
domenica 19 febbraio 2012
Con il disco intitolato Ti cerco Signore mia speranza, Fabio Massimillo ha in qualche modo operato una scelta di campo nel dibattito sul ruolo della musica da chiesa, della sua valenza artistica e della sua destinazione finale: grazie a un'intensa esperienza sul campo, acquisita negli anni come autore di opere sacre e come guida di diverse formazioni vocali (nel 2011 ha diretto anche il Coro della Diocesi di Roma in occasione della Messa in Coena Domini presieduta da papa Benedetto XVI), il giovane sacerdote e compositore ha infatti maturato la convinzione che il canto rappresenti una parte essenziale della liturgia e senza di esso l'assemblea rischi di rimanere in qualche modo muta.
Nel concepire agli undici brani presenti in questa raccolta – registrati dal vivo con il sostegno delle imponenti forze del Coro e dell'Orchestra "Nicola Vitale" di Putignano – ha così scelto di dare vita ad armonizzazioni raffinate ma non particolarmente difficili da eseguire, poste fondamentalmente al servizio di melodie semplici, cantabili e orecchiabili, nella certezza che «il coro non deve mai sostituire il popolo di Dio, ma deve fornirgli lo slancio necessario perché anch'esso possa esprimersi nella lode».
In questa prospettiva, insieme con il cd musicale è stato realizzato anche un libro con le partiture per coro a quattro voci e organo (entrambi pubblicati dalla casa editrice Elledici), proprio perché don Massimillo, fra i più stretti collaboratori del maestro monsignor Marco Frisina (compositore affermato, già responsabile musicale per la Diocesi di Roma nelle cerimonie della Beatificazione di papa Giovanni Paolo II), è perfettamente consapevole di quale sia il principio fondante dei suoi canti (dalle parti fisse dell'Ordinario della Santa Messa ai due "inni mistici" su testi di David Maria Turoldo), scritti e pensati per accompagnare le celebrazioni liturgiche e i momenti di riflessione o di preghiera, nati con un intento "ecumenico" che emerge chiaramente dalle parole dell'autore: «Desidero proporli a tutte le comunità cristiane, perché eseguendoli possano sperimentare la consolazione della presenza nella ricerca del volto di luce di Cristo e, nello stesso tempo, la Parola di Dio possa continuare a crescere e diffondersi».
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