L'intersinodo: i soliti binomi, le catechesi del Papa e il Giubileo
venerdì 27 marzo 2015
Quando, a novembre, ho iniziato questi resoconti sull'informazione ecclesiale in Rete si era appena concluso il Sinodo straordinario, al quale i media - compresi quelli digitali - avevano partecipato con grande passione, e l'argomento "intersinodo" era fra i più frequentati. Poi l'attenzione si è orientata altrove, anche se la Segreteria del Sinodo ha avviato subito la preparazione dell'Assemblea ordinaria chiamata, il prossimo ottobre, a tirare le fila di due anni di ascolto e di confronto. Ciò non toglie che, di quando in quando, i link che alimentano la discussione si riaccendano, come è capitato negli ultimi giorni, quando hanno coperto il 15%. C'è stato anche il contributo di papa Francesco, che, come ha annotato "Il Sismografo" dal suo osservatorio (http://tinyurl.com/nmfcttk ), «ha già aperto il Sinodo» con le dieci catechesi del mercoledì condotte dal 10 dicembre al 25 marzo e dedicate ai soggetti della famiglia (genitori, figli, nonni…), ma «parte della stampa specializzata» non sembra «si sia accorta della rilevanza di questo ciclo».In effetti, sia quando sono stati più numerosi, sia quando sono stati più scarsi, raramente i contributi che ho trovato sul web sono andati oltre la riproposizione polarizzata dei binomi (dottrina/pastorale, verità/misericordia, Burke/Kasper) già schierati nelle giornate di ottobre 2014. Testi utili a confermare chi si fosse già fatto un'idea, piuttosto che a costruire quel consenso di cui i prossimi padri sinodali, in comunione col Papa, andranno in cerca.Per chi invece un'idea compiuta se la dovesse ancora fare, segnalo l'articolo che il teologo Basilio Petrà ha pubblicato sul blog "L'indice del Sinodo" (http://tinyurl.com/qhm6hjb), dove affianca chi si è risposato dopo un primo matrimonio e chi si è sposato dopo aver lasciato il ministero. Diverse le situazioni, comune l'"esperienza di umano fallimento" e l'occasione del Giubileo della misericordia come "tempo opportuno" per "gesti preziosi" verso di loro.), dove affianca chi si è risposato dopo un primo matrimonio e chi si è sposato dopo aver lasciato il ministero. Diverse le situazioni, comune l'"esperienza di umano fallimento" e l'occasione del Giubileo della misericordia come "tempo opportuno" per "gesti preziosi" verso di loro.
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