L’autismo in cartoon con “Il mondo di Leo”
martedì 20 febbraio 2024
Trattare questioni complesse con la semplicità di un cartone animato comprensibile a tutti. È il caso della serie Il mondo di Leo, giunta alla seconda stagione, in onda da ieri mattina alle 9,35 su Rai Yoyo (canale 43 del digitale terrestre), ma già interamente disponibile su RaiPlay con dodici episodi inediti, che si aggiungono ai dieci precedenti, tutti della durata di una decina di minuti. Il mondo di Leo affronta il tema dell’autismo. Lo fo raccontando, per la prima volta attraverso una serie animata italiana, le difficoltà quotidiane di un bambino con disturbo dello spettro autistico che ha paura delle novità, degli spostamenti, della confusione e dei contrattempi, arrivando persino a mettere in dubbio che i propri genitori possano volere più bene alla sorellina che a lui. Ogni volta però, aiutato dal suo peluche molto speciale, Babù, e in compagnia della cagnolina Lola, il piccolo Leo supera malumori e incertezze attraverso un viaggio immaginario e fantastico. La formula è un po’ ripetitiva, ma ogni volta dimostra che non esistono problemi senza soluzioni e che addirittura dietro a un imprevisto si possono celare magia e divertimento. Ma la cosa ancora più interessante è che i presupposti reali e non immaginari sono garantiti dai genitori, che appaiono sempre comprensivi, attenti, ma anche amorevolmente severi quando serve. A conferma del valore educativo di una serie come questa (prodotta da Rai Kids e Brand-Cross, diretta e illustrata da Dario Piana, scritta e sceneggiata da Nicola Brunialti con la consulenza di esperti in materia) rivolta all’età prescolare, nel segno dell’inclusività, con la convinzione scientifica che il linguaggio dei cartoni animati sia il più adatto per intrattenere e formare i piccoli autistici e al tempo stesso fornire un momento di conoscenza e integrazione per tutti i bambini e le loro famiglie. © riproduzione riservata
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