Inps, gli assegni tra “quote” e “finestre”
martedì 21 marzo 2023
Il 1° aprile l’Inps pagherà le prime pensioni maturate con Quota 103. L’Istituto di previdenza ha precisato (circolare 27 del 10 marzo) le condizioni richieste dalla legge per questo pensionamento, che assume la denominazione ufficiale di “pensione anticipata flessibile”. Si può accedere a Quota 103 avendo un’età di almeno 62 anni e almeno 41 anni di contributi, raggiunti entro il 31 dicembre 2023, anche con il cumulo gratuito. Il pagamento avviene in forma differita, 3 mesi dopo la maturazione dei requisiti, ma i lavoratori del settore pubblico devono attendere 6 mesi (d’obbligo il 1° agosto 2023 per chi ha raggiunto i citati requisiti nel 2022). Durante il periodo tra la decorrenza dell’assegno anticipato e l’età di 67 anni (requisito ordinario per la pensione di vecchiaia) non è possibile svolgere altre attività come dipendente o come autonomo, a meno che si tratti di lavoro autonomo occasionale e nel limite di 5mila euro lordi. A queste condizioni va aggiunto anche un limite all’importo dell’assegno che quest’anno non può superare i 2.818,65 euro (cioè 5 volte la pensione minima). Questo limite non viene più applicato quando si raggiungono i 67 anni di età che danno diritto all’importo ordinario di vecchiaia. Se ne deduce che la nuova pensione con Quota 103 è riconosciuta anche qualora l’interessato ha maturato un importo superiore, ma l’assegno effettivo viene temporaneamente
limitato ai 2.818 euro. Anche il pagamento del Tfr o del Tfs spettante all’atto di Quota 103 è rinviato al raggiungimento del requisito anagrafico (i 67 anni) previsto per la pensione di vecchiaia. Tuttavia Quota 103 non ha cancellato definitivamente i pensionamenti con le precedenti Quote 100 e 102, che restano ancora disponibili con proprie caratteristiche. Quota 100. È ancora accessibile per i lavoratori dipendenti e per gli autonomi che hanno raggiunto 62 anni di età e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2021. Anche qui occorre attendere 3/6 mesi dopo la maturazione dei requisiti, ma il tempo ormai trascorso dal 2021 ha assorbito questo originario freno alla pensione. Quota 102. È disponibile con 64 anni di età e 38 di contributi, raggiunti entro il 31 dicembre 2022, dai dipendenti e dagli autonomi. © riproduzione riservata
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