In un video dalla Mongolia rivive il fascino della missione
venerdì 28 luglio 2023
Èun video «che ha un suo fascino», mi scrive una collega inviandomi il link di “Mongolia. La gioia più bella” (shorturl.at/fiP18). Si tratta del secondo dei reportage prodotti per l’“Agenzia Fides” da Teresa Tseng Kuang yi in vista del viaggio di papa Francesco in Mongolia, in calendario per i primi giorni di settembre, e ha per protagonista il vescovo Giorgio Marengo, 49 anni, missionario della Consolata e prefetto apostolico di Ulaanbataar, nonché, dal 2022, il più giovane membro del Collegio cardinalizio. Sul sito dell’agenzia Gianni Valente ne riporta ampi stralci (shorturl.at/fuDHT), sottolineando come «nella vita e nell’avventura missionaria di padre Marengo in Mongolia (...) le gioie prevalgono in sovrabbondanza sulle fatiche, sulle difficoltà e sullo spettacolo delle proprie povertà». Sottotitolato in cinese, il filmato, della durata di 10 minuti, è molto curato, tanto nelle immagini dell’intervista al cardinal Marengo, girata in interni, con sullo sfondo l’immagine di una Madonna mongola, “Regina della Mongolia”, oppure ripreso di tre quarti di spalle, quanto nelle musiche, che sono protagoniste delle prime immagini del video, e negli inserti: scorci della città e delle sterminate steppe, momenti liturgici, fotografie stampate (non scatti digitali). Dove stia il fascino, che anch’io ho avvertito, di questo filmato è presto detto: è il fascino della missione ad gentes, che qui si ripresenta nelle sue forme più radicali. Vi si vede una Chiesa piccolissima (1.500 battezzati) e anche per questo lontanissima, non solo geograficamente, da quelle che conosciamo più da vicino. Nella quale la prima messa «pubblica», in una tradizionale tenda, è un ricordo ancora vivo. Dove c’è consapevolezza di doversi confrontare con una cultura, quella «nomadica», dove «tutto dev'essere trasportabile, leggero e provvisorio», e che in tale confronto tutta la Chiesa ha qualcosa da apprendere. Dove «la gioia più bella» è l’aver visto come «al di là di tutte le nostre difficoltà e le nostre povertà, il Signore si apriva la strada nel cuore di queste persone, che poi hanno deciso di affidarsi a lui», e dunque, semplicemente, «accompagnare le persone nel loro cammino di fede». Questo video, postato il 25 luglio, è stato visto finora da meno di 2mila persone: dovrebbero diventare cento volte tante. © riproduzione riservata
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