Il ritorno dell'agente segreto MacGyver
giovedì 24 agosto 2017
«Datemi una graffetta e vi solleverò il mondo». Non dice proprio così, ma qualcosa di molto simile il giovane MacGyver, l'agente segreto che dà il titolo all'attuale serie in onda il martedì in prima serata su Rai 2, che non è altro che il remake di un popolare telefilm, creata da Lee David Zlotoff e interpretata da Richard Dean Anderson, in video a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta. Il successo, anche in Italia, fu tale che dopo la conclusione della settima stagione furono girate anche due pellicole: MacGyver - Il tesoro di Atlantide e MacGyver - Il giorno del giudizio. Adesso nei panni di Angus MacGyver c'è il venticinquenne Lucas Till, che come il predecessore ha, nella finzione filmica, conoscenze scientifiche e capacità straordinarie che gli permettono di risolvere complicati casi polizieschi senza spargimento di sangue. Il più delle volte, totalmente disarmato, si affida all'immancabile coltellino svizzero o alla rammentata graffetta per creare trappole ai criminali o tirar fuori dai guai se stesso e i suoi compagni, gli altri tre componenti la Squadra della Fenice, a partire dall'ex soldato Jack Dalton (l'attore George Eads), che si presenta con una sorta di cresta alla De Niro di “Taxi driver” e come lui molto propenso all'uso delle armi rispetto all'amico MacGyver. La Fenice ha sede a Los Angeles, ma i nostri agenti segreti agiscono in tutto il mondo, Italia compresa (una villa sul Lago di Como ha fatto da sfondo al primo episodio). A guidare il gruppo, dal super tecnologico quartier generale, c'è (almeno in una parte degli episodi) Matty Webber, interpretata dall'attrice Meredith Eaton, affetta da nanismo, che finisce per dare così una valenza interessante al proprio personaggio. Detto in soldoni: la testa conta più del fisico. Confermando quello che vale anche per MacGyver, che pur avendo il fisico, risolve sempre tutto con la testa. Sorvolando quindi su una recitazione non sempre all'altezza e su qualche dialogo a volte stucchevolmente ironico, la nuova serie dell'ingegnoso e surreale agente segreto salvatore del mondo può essere giusta per una serata estiva senza pretese, considerato anche che in ogni episodio, oltre al rifiuto della violenza estrema, ci sono altri elementi di bene nel male (si veda ad esempio nell'ultimo episodio la figura del vecchio carcerato).
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: