“Il fattore umano” e i nuovi razzismi
mercoledì 6 luglio 2022
C'è un termine dal suono sgradevole e dalla pronuncia non facile, ma che dice tanto in termini di diritti umani: gentrificazione, ovvero, stando ai vocabolari, la trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni. Tradotto in alcune realtà come quella americana significa una nuova forma di razzismo. È stata illuminante, in questo senso, la recente puntata del programma Il fattore umano in onda il lunedì in seconda serata su Rai 3, che propone otto reportage giornalistici di 45 minuti che svelano come la libertà e l'uguaglianza delle persone siano violate non solo in regimi autoritari, ma in qualche caso anche in paesi democratici con violazioni nei confronti dei più deboli e delle minoranze. Otto diverse tematiche, raccontate dai protagonisti senza la presenza del giornalista inviato, per lasciare spazio al racconto corale, alle immagini, ai contesti, al materiale di repertorio. Il fil rouge del racconto è costituito da uno scrittore, un intellettuale o un artista, profondo conoscitore del problema che si affronta. Nel caso di lunedì scorso, la poetessa e performer Alyesha Wise, che trasforma in rime rap le lotte, le difficoltà e le sensazioni dell'essere afroamericano, che ha raccontato come da Washington a San Francisco il fenomeno galoppante della gentrificazione provochi un circuito di nuove marginalità. Le classi benestanti bianche comprano e trasformano interi quartieri dei centri cittadini relegando le persone di colore nelle periferie o costringendole al trasferimento in altre città, anche perché tutto nel quartiere diventa più caro. Si tratta insomma di un razzismo economico molto più sottile rispetto alla violenza fisica, ma non per questo meno discriminante.
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