I dispositivi digitali raccontano come i disabili vivono il Sinodo
mercoledì 7 dicembre 2022
Per sottolineare la sua adesione alla Giornata internazionale delle persone con disabilità, lo scorso 3 dicembre, papa Francesco ha parlato due volte: a un gruppo di disabili ricevuto in udienza e attraverso un messaggio appositamente predisposto, dove allude anche alla sua personale esperienza degli ultimi mesi: «Che si tratti di una condizione che riguarda noi, non loro, lo si scopre quando la disabilità, in maniera temporanea o per il naturale processo di invecchiamento, coinvolge noi stessi o qualcuno dei nostri cari». In tale messaggio egli mostra anche di conoscere bene un’iniziativa sinodale che, riferisce Vittorio Scelzo intervistato sul documento da “Vatican News” (bit.ly/3ur18RQ'' target='_blank'>bit.ly/3ur18RQ' target='_blank'>https://bit.ly/3ur18RQ ), il Papa stesso aveva voluto: «Una speciale consultazione sinodale alla quale hanno partecipato persone con disabilità dei cinque continenti». Di tale consultazione e di ciò che ne è scaturito racconta in dettaglio Maria Elisabetta Gandolfi nel suo ultimo post per “L’Indice del Sinodo”, appuntamento del lunedì di “Re-blog” ( bit.ly/3HggxfH ). È stato il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita a organizzare «una sessione (ristretta) d’ascolto sinodale con una trentina di persone con varie disabilità provenienti da tutto il mondo». Dopo un incontro online, lo scorso maggio, ciascuno è stato invitato a inviare un proprio testo scritto. E «alla fine del processo è stato stilato un documento, “La Chiesa è la nostra casa”, disponibile sulla pagina web del Dicastero dal 12 ottobre scorso» ( bit.ly/3F3uLh3 ), al quale, come mostra Gandolfi, non manca certo la franchezza. Ma c’è un ulteriore sviluppo, tutto digitale, di questa partecipazione delle persone disabili al Sinodo: la traduzione delle sessioni d’ascolto in quattro video. Contrassegnati dall’hashtag #TheChurchIsOurHome, di essi sono già disponibili, sui canali YouTube “Dicastery Laity Family Life” e “Synod-va”, il trailer ( bit.ly/3iDW0XP ) e, da ieri, il primo, sul tema: “Corresponsabilità” ( bit.ly/3FtGCXg ). Dura 5 minuti, durante i quali cinque testimonial, di diversa provenienza, si alternano nel raccontare la propria appartenenza alla vita della Chiesa e nel chiedere con chiarezza più inclusione: «Non basta che stiamo nel tempio, non basta che partecipiamo ai sacramenti, dobbiamo andare oltre: niente su di noi senza di noi». © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: