Gli assegni Inps per i sacerdoti
giovedì 13 gennaio 2011
L'Istituto della previdenza sociale ha reso noto gli importi delle pensioni del clero in vigore per il 2011. L'assegno minimo mensile sale a 467,43 euro (l'importo annuale a 6.076,59 euro) con una modesta differenza sul 2010 di poco più di 6 euro, mentre non risultano maturati residui sui pagamenti complessivi dello scorso anno a credito dei pensionati.
Beneficiano dell'aumento anche le pensioni di reversibilità (si contano sulla punta delle dita) pagate ad alcuni familiari invalidi, ormai centenari, a carico di ministri di culto deceduti e le cui pensioni originarie risalivano al 1960. Si tratta di una coda della storia della previdenza sacerdotale che tuttora compare nei bilanci dell'Istituto. Per legge sono ora in pagamento nel nuovo importo mensile di 97,50 euro.
L'Inps comunica che se il delegato del pensionato non si presenta a riscuotere in contanti allo sportello, la delega sarà automaticamente annullata.
Le maggiorazioni. L'aumento annuale si applica anche alle maggiorazioni mensili (dette anche "supplementi" o "quote aggiuntive") che spettano ai sacerdoti pensionati per ogni anno di contributi versati in più nel Fondo Clero dopo aver superato l'anzianità minima di 18 anni. Il nuovo importo della maggiorazione è di 5,39 euro. L'anzianità minima nel Fondo salirà a 19 anni nel 2012.
Tutti gli importi in pagamento nel 2011 sono stabiliti a titolo provvisorio. Sia l'importo minimo sia le maggiorazioni potranno migliorare, in occasione del rinnovo dei pagamenti del prossimo anno, qualora l'andamento del costo della vita nel corso del 2011 presenti variazioni di rilievo.
Il ballo delle ritenute. Gli importi delle pensioni sono soggetti alle ritenute fiscali per l'Irpef con aliquote uguali per tutti. Hanno invece effetti variabili le addizionali, stabilite dalle regioni e dai comuni con aliquote a volte molto differenti. Le addizionali regionali e comunali dovute sulla pensione annua 2010 sono trattenute in undici mensilità, fino a novembre 2011. L'acconto 2011 per le stesse addizionali parte dal mese di marzo e termina a novembre.
Per effetto della diversità delle aliquote in vigore sul territorio, possono verificarsi differenze, anche di rilievo, nei trattamenti pensionistici tra sacerdoti residenti in regioni diverse come pure tra sacerdoti incardinati nella stessa diocesi ma residenti in comuni diversi. Considerando che l'importo medio delle pensioni del clero non supera i 7.500 euro devono ritenersi più fortunati i sacerdoti pensionati residenti a Roma, grazie ad una
recente delibera della Giunta capitolina che per il 2011 esenta dall'addizionale comunale i pensionati con reddito inferiore a 8.000 euro, con esclusione della prima casa, dei redditi da terreni e pertinenze. Pende invece sui sacerdoti pensionati del Molise un maxi prelievo (+ 30%) a titolo di addizionale regionale, destinato a coprire il deficit della spesa sanitaria. Si esprimerà nel merito il Tar del Molise il prossimo 26 gennaio.
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