Giovanna chiede aiuto per tenere la sua casa
domenica 12 dicembre 2021
Giovanna scrive da una città del Centro Italia; la sua è una «umile domanda di aiuto per non perdere la casa», come scrive all'inizio della lettera. La situazione va raccontata partendo dal 2018, quando, appena compiuto i 50 anni, si è trovata a dormire per strada e poi in una pensioncina con il marito e i due figli a causa di uno sfratto. «Dopo due mesi di lotte e sconfitte», racconta Giovanna, la coppia riesce a racimolare la caparra per un appartamentino e sembra che le cose si rimettano in marcia. L'affitto è di 900 euro, e loro due, lavorando con contratti a tempo, lei come commessa e lui come libero professionista, sono riusciti a pagare tutti i mesi. Fino al 2020 quando la pandemia ha sconvolto di nuovo la loro vita. Entrambi sono rimasti senza impiego, senza cassa integrazione, senza aiuti. «Adesso ci ritroviamo in arretrato di tre affitti, facciamo veramente fatica ad andare avanti, sono andata in chiesa a chiedere aiuto pure per la spesa, e persino alla Caritas, pur di non lasciare la mia famiglia senza mangiare. Non so come fare, vi chiedo umilmente aiuto per non finire ancora una volta per strada. Non potrei sopportare un altro sfratto, né per me né per i miei figli, ai quali non voglio far rivivere quella tragica esperienza. Io sono disperata e spaventata. Questa lettera è un chiaro grido di aiuto, che spero venga ascoltato». Si può aiutare Giovanna e la sua famiglia a ritrovare un po' di pace anche con un piccolo aiuto sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può fare un versamento ad Avvenire Nei Spa – La voce di chi non ha voce – Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.
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