Gasperini perdona Lookman, ma non la Juve
martedì 11 marzo 2025
Al 28° giro di boa siamo tornati a una poltrona per tre, per lo scudetto. Al duello tricolore Inter vs Napoli, che soffrono con Monza e Fiorentina, ma vincono di corto muso e
questo depone a loro favore, si aggiunge
nuovamente e di prepotenza l’Atalanta. A Torino la Dea umilia la Juventus (0-4) dell’ex guru Thiago Motta, il quale ha esaurito i bonus della «vergogna». Thiago Motta ha perso solo due volte in campionato, la seconda proprio contro l’Atalanta del suo maestro Gian Piero Gasperini, ma in Champions la Juve si è fatta buttare fuori da quel Psv che poi ha preso 7 gol in casa dall’Arsenal e in Coppa Italia ha perso la faccia facendosi eliminare ai quarti (ai rigori) dall’Empoli. Perciò, il giorno dopo la disfatta con l’Atalanta non è fatto un buondì Motta. Se il nostro calcio volesse regalarci una favola, allora questa potrebbe intitolarsi: “Gasperini sulla panchina della Juventus”. Sarebbe la laurea honoris causa a un grande tecnico di lungo corso che ha fatto scuola (Motta, Palladino e Juric sono solo alcuni dei suoi ex allievi), per di più Gasp è un uomo dal pedigree juventino, prima da calciatore e poi da allenatore delle giovanili. Il fatto che la Vecchia Signora non l’abbia più richiamato alla casa madre, nonostante l’apprendistato eccellente al Crotone e poi le prove d’autore mostrate alla guida del Genoa e ora nel decennio aureo atalantino, è un grosso rimpianto che Gasperini non rivela mai, ma cova dentro di sé. Il suo orgoglio nel tempo ha alimentato il pregiudizio altrui, compreso quello di essere un “perdente di successo”. Ricordiamo ai tanti disconnessi che l’Atalanta ha vinto l’Europa League 2023-2024. La sua fabbrica del gol sin qui ha prodotto 89 gol tra campionato e coppe, di cui 25 a firma del capocannoniere della Serie A, l’oriundo azzurro Retegui. Con questi numeri Gasperini si presenta allo scontro diretto con l’Inter. Domenica prossima, a Bergamo, in caso di vittoria della sua Dea aggancerebbe la squadra di Simone Inzaghi, capolista con 61 punti. Ma il vero successo alla vigilia di questo big match è aver siglato l’accordo di pace con
Lookman. I due stavano vivendo da separati in casa perché dopo l’eliminazione dalla Champions con il Bruges Gasperini aveva bacchettato l’attaccante per l’errore dal dischetto. «Non doveva calciare lui, Lookman è uno dei peggiori rigoristi che ho mai visto. C’erano De Ketelaere e Retegui». Il furetto nigeriano fortemente risentito aveva risposto via social: «Essere preso di mira in questo modo non solo mi ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso». Una tregua armata fino all’apoteosi di domenica sera. Lookman protagonista assoluto, sigla il 4° gol e poi viene sostituito da un Gasp raggiante che con spirito paterno gli chiede: «Ti posso salutare? Me lo fai un sorriso?». Finisce a sorrisi e abbraccioni la notte di Torino con Gasperini che annuncia: «Lookman avrà la fascia da capitano». Non sempre si può vincere, ma nel calcio, come nella vita, si dovrebbe sempre perdonare. © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI