«G. è sola e malata: doniamole speranza»
mercoledì 31 gennaio 2024
Il primo appello del 2024 arriva dal Sud Italia e riguarda una donna rimasta vedova 8 anni fa, quando era appena 45enne, gravemente malata e con tre figli a carico. Il sacerdote che ci scrive racconta una situazione “molto penosa” e di “grave disagio”. La signora G.I. è diabetica, ipertesa, obesa e tachicardica: soffre di attacchi di panico ed è del tutto inabile al lavoro. Lei e i tre figli vivono di carità, li aiutano nelle spese quotidiane e in quelle mediche la parrocchia e alcuni conoscenti, ma tanta generosità non basta a coprire anche l’affitto di casa e le spese straordinarie. La famiglia ha uno sfratto esecutivo e diverse migliaia di euro di debiti. Il parroco chiede ai lettori de “La voce” di non lasciare G.I. sola con i suoi problemi: «Confido pienamente nella vostra solidarietà per questa povera famiglia, in questo momento di forte prova che sta vivendo, che venga aiutata nel migliore modo possibile, vista la gravità della situazione. Grazie di essere speranza per quanti sono nella difficoltà». Possiamo aiutare G.I. e i suoi tre figli anche con un piccolo contributo. Conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.
Per le donazioni alla “Voce di chi non ha voce” non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
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