Domande da vescovi e teologi risposte da piccoli liturgisti
mercoledì 19 settembre 2018
Come invogliare i bambini e i ragazzi a vivere la Messa? Per rispondere a questa domanda il vescovo Giovanni D'Ercole ha invitato il 13 settembre scorso nella sua diocesi, Ascoli Piceno, Robert Cheaib, teologo molto familiare con i canali digitali. Così la conferenza ha impiegato meno di due giorni per approdare, in voce, sul suo blog, «Briciole di teologia» ( tinyurl.com/y6vlkjjn ), e da lì diffondersi lungo i mille rivoli delle visualizzazioni e delle condivisioni. Che sono cospicue anche perché l'autore, presentando l'audiovisivo, stuzzica la curiosità dei suoi followers promettendo, in apertura della conversazione, i risultati di un «sondaggio casalingo» che in effetti basterebbero da soli ad avviare un intero ciclo di conferenze, come confermano i commenti sul profilo Facebook. Infatti l'autore ha interpellato sulla Messa i propri figli, colti in un momento informale e perciò favorevole: mentre sono insieme in auto. Il campione non è rappresentativo, né le domande sono somministrate come Pagnoncelli comanda, ma il peso delle risposte è decisamente notevole (come si dice, buon sangue non mente). Alla prima domanda, «perché vai più volentieri a giocare mentre a Messa ti devo trascinare?», si sente rispondere: «Perché al parco giochi faccio qualcosa, a Messa fa tutto il sacerdote». Alla seconda, «cosa non ti piace della Messa?» – che Cheaib considera la più pericolosa – la risposta mette in discussione una componente essenziale della celebrazione eucaristica: «Il prete». Perché? «Spesso è triste, non sorride mai, l'omelia è lunga e noiosa e non parla con noi bambini». Dunque anche i figli dei teologi sono avviati a ingrossare le file della «prima generazione incredula»? L'ultima risposta, alla domanda: «E cosa ti piacerebbe che accadesse a Messa», parrebbe in controtendenza: «Mi piace servire la Messa; vorrei una Messa con più animazione e più canti». E infine «vorrei ci fossero più bambini in chiesa»: proprio come lo vorrebbe il vescovo D'Ercole.
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