Doc: “La sorpresa”, tutti insieme al Papa
mercoledì 6 gennaio 2021
Venerdì 27 marzo 2020. Nell'ora del tramonto, il rumore della pioggia battente esalta il silenzio di una piazza San Pietro deserta. L'inquadratura della telecamera scende dal colonnato del Bernini verso il palco dove il Papa, da solo, salirà per la Veglia di preghiera. Inizia così, rievocando l'immagine simbolo dell'anno della pandemia, il bel documentario di Gualtiero Peirce, scritto con Orazio La Rocca, Solo insieme. La sorpresa di Francesco, prodotto da Cyrano New Media e andato in onda lunedì in seconda serata su Rai 3. Le parole pronunciate dal Papa in quella circostanza, al di là delle musiche di Marco Frisina e della voce di Nicole Grimaudo, diventano la colonna sonora, il contrappunto ad altre immagini di forte impatto, spesso commoventi: quelle di Francesco durante le visite a sorpresa nei “Venerdì della Misericordia”. «Siamo tutti sulla stessa barca – dice il Papa in piazza San Pietro – , ci siamo accorti che non possiamo andare ognuno per conto suo, ma solo tutti insieme». Eccolo allora incontrare, accompagnato da monsignor Rino Fisichella, le famiglie di un quartiere popolare, una comunità di disabili mentali, un reparto di maternità, una casa di riposo per anziani, una comunità terapeutica, una struttura per mamme detenute, un centro di accoglienza per richiedenti asilo, ma anche un gruppo di ex prostitute alle quali ricorda che «agli occhi di Dio hanno il volto di suo Figlio» e chiede perdono per le violenze subite anche da chi si professa cristiano. È un approccio agli altri senza precedenti, per certi versi fisico, quello di Francesco, che si è pure inventato il verbo «misericordiare». Per tutti ha un sorriso, un bacio, una carezza. Si lascia toccare (ai tempi in cui si poteva). «Adesso possiamo anche morire», commenta un'anziana signora dopo l'abbraccio con il Papa, mentre un giovane disabile non gli toglie le braccia dal collo. Si prova emozione nel vedere questi momenti, ma non si avverte retorica. Uno dei meriti di Peirce e La Rocca sta infatti nell'asciuttezza, nell'essenzialità del loro racconto attraverso una rigorosa selezione delle immagini, in gran parte inedite, realizzate dal Centro televisivo vaticano e custodite nell'archivio di Vatican media.
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