Da Sheppard a Byrd note di fede per vivere l'intensità della Compieta
domenica 8 luglio 2007
è praticamente impossibile parlare dei brani racchiusi nello splendido album intitolato Music for Compline (Super Audio CD "Hybrid" pubblicato da Harmonia Mundi e distribuito da Ducale) senza prendere in considerazione la destinazione liturgica a cui sono rivolti, e cioè Compieta, l'ultima ora canonica dell'Ufficio divino che, calata ormai la notte, conclude le preghiere della giornata; momento privilegiato di bilanci e nuovi propositi, in cui si esprimono ansie, timori, ringraziamenti e l'animo umano sente amplificare dentro di sé la vertigine di sproporzione nei confronti dell'Assoluto. Sentimenti resi ancora più autentici e vibranti dal repertorio selezionato per questo disco, ossia le opere sacre "a cappella" di John Sheppard (c. 1515-1558), William Byrd (c. 1540-1623), Thomas Tallis (c. 1505-1585), Robert White (c. 1538-1574) e Hugh Aston (c. 1485-1558); compositori tutti che hanno vissuto in prima linea i grandi rivolgimenti e le devastazioni che, a fasi alterne, hanno accompagnato i mutamenti politici e religiosi nell'Inghilterra tra XV e XVI secolo, durante un'epoca di persecuzioni e rinnegamenti, delazioni e tradimenti, loculi sotterranei e cerimonie eucaristiche celebrate in gran segreto, poiché tali erano le condizioni affrontate da chi, nell'Inghilterra protestante e anglicana, aveva deciso di aderire alla "Chiesa di Roma". Ed è con delicatezza, immedesimazione e tale consapevolezza nel cuore che cantano le tredici voci dell'ensemble Stile Antico, gruppo di giovani artisti britannici che dimostra una profondità e una sicurezza interpretativa pienamente all'altezza di quelle delle più blasonate compagini corali d'oltremanica; nella purezza cristallina dell'intonazione, nella sicurezza dell'emissione, nell'equilibrio timbrico e sonoro si spalancano universi poetici e spirituali di grande intensità, come quelli evocati dall'antifona Libera nos e dai responsori In manus tuas di Sheppard, dall'inno Christe, qui lux es et dies di White o ancora dai Miserere firmati da Tallis e Byrd. Pagine in cui, di fronte all'oscurità delle tenebre, la voce dell'uomo che prega diventa tramite con il Mistero che si fa presente; flebile e trepida, ma sempre armoniosa, in una domanda di pace interiore che non conosce paura.
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