Nella cyber guerra persino gli elettrodomestici diventano armi
venerdì 2 dicembre 2016
Essere collegati alla Rete è magnifico. Quasi tutti lo siamo e con sempre più apparecchi: persino (per i più tecnologici) con elettrodomestici come frigoriferi e forni in grado di ordinare sul web i prodotti che ci mancano o di cucinare alla perfezione scaricandosi le ricette. Lo chiamano «l'Internet delle cose». Ed è una Rete che cresce ogni giorno in maniera esponenziale.
Già, ma cosa accade se all'improvviso, tutti questi oggetti si coalizzano e decidono di attaccarci come fossero gli zombie di un film horror? Penserete: ma è fantascienza. Pazientate un attimo e immaginate questa scena. Quasi un milione di persone all'improvviso non può più né telefonare né navigare su Internet. Nessuno sa cosa stia accadendo. Eppure telefoni, smartphone, pc, tablet e smart tv connessi alla Rete non funzionano più. Come se qualcuno se ne fosse impossessato dall'esterno. Come se fossero stati colpiti da un virus.
Se pensate che sia la scena di un film, sappiate che è accaduto qualche giorno fa in Germania e ha colpito 900mila utenti. E purtroppo non è stato e non sarà un caso isolato. Tutta colpa, sostengono gli esperti, di Mirai o di una sua derivazione. Cos'è Mirai? Si tratta di un malware (un «software dannoso») che trasforma i sistemi informatici in una «botnet», cioè in una rete formata da dispositivi collegati ad Internet che una volta «infettati» vengono controllati da un'unica entità, il «botmaster».
Per spiegarci meglio, torniamo per un attimo al cinema. Se ci pensate una scena simile l'abbiamo già vista in moltissimi film. Quando il cattivo di turno si impossessa da lontano di un mezzo di trasporto o di un oggetto di uso comune controllandoli attraverso i circuiti elettronici.
Qui, se possibile, la cosa è ancora più grave. Perché gli oggetti «infettati» e «controllati» sono migliaia e migliaia, e vengono frequentemente usati come armi digitali per lanciare attacchi di massa. In Germania a essere presi di mira sono stati gli apparecchi router che distribuiscono il segnale telefonico e di Internet nelle case di 900mila abbonati a Telekom.
Il 21 ottobre scorso, invece, negli Stati Uniti è stato lanciato un attacco hacker senza precedenti, sfruttando il software anche di migliaia di videocamere collegate alla Rete e usando questo esercito per mandare in tilt alcuni dei siti e dei servizi digitali più importanti come Netflix, Twitter, Spotify, eBay, Paypal e molti altri. Per riuscire nell'impresa gli hacker hanno utilizzato all'unisono circa mezzo milione di apparecchi connessi alla Rete.
Se volete dormire sonni ancor meno tranquilli, sappiate che nel frattempo Mirai è stato reso disponibile a tutti gli hacker e che gli attacchi si stanno moltiplicando in ogni parte del mondo. Qualche giorno fa, in Africa c'è stato il primo attacco hacker contro un'intera nazione. Una nuova rete di bot ha usato migliaia di apparecchi connessi per mettere in ginocchio l'intera infrastruttura Internet della Liberia. Nel mirino negli hacker ora ci sarebbe addirittura l'Inghilterra. Mirai infatti è un'«arma» da sfruttare nella cyber-guerra tecnologica tra potenze mondiali. Che c'è, esiste e (quasi) ogni giorno fa gravissimi danni.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: