“Cose nostre”: riparte, bene, da Gelsomina
mercoledì 13 settembre 2023
Da diversi anni seguiamo Cose nostre (il lunedì in seconda serata su Rai 1) ritenendolo uno degli appuntamenti più interessanti dell’estate televisiva. Questa nuova stagione, la settima, partita a giugno, è stata interrotta il 17 luglio per riprendere l’11 settembre con la storia di Gelsomina Verde, vittima innocente di una faida camorrista, uccisa a Napoli a soli 21 anni nel novembre 2004. Il programma di inchieste condotto da Emilia Brandi (che quest’anno lo firma con Vincenza Berti, Alessandro Chiappetta, Beniamino Daniele, Carlo Durante, Federico Lodoli, Sergio Leszczynski e la regia di Raffaele Maiolino) continua così a raccontare le storie (tutte recuperabili su RaiPlay) di chi ha subito la violenza o si è opposto alla criminalità organizzata, puntando soprattutto sulle donne, che l’ideatrice e conduttrice del programma considera le principali vittime della mafia e della camorra, ma anche le più capaci di ribellarsi a un sistema malavitoso maschilista per riaffermare il valore positivo della legalità. Totalmente estranea agli ambienti criminali, Gelsomina Verde venne individuata come obiettivo solo perché fidanzata per un breve periodo con Gennaro Notturno, un ragazzo entrato a far parte del cartello degli scissionisti di Secondigliano che si contrapponeva al clan Di Lauro, feudatario dello spaccio della droga tra le Vele di Scampia (da qui anche il titolo della puntata: “Un fiore tra le Vele”). Eppure, nonostante precedenti condanne e l’arresto anche recente dei suoi presunti assassini, la ragazza napoletana non è ancora considerata dallo Stato italiano una vittima innocente di mafia. Il racconto della Brandi, anche in questo caso asciutto ed efficace, è sostenuto dalle testimonianze del fratello di Gelsomina, Francesco Verde, dell’ispettore capo della Sezione narcotici della Polizia, Sergio Cicerone, e del magistrato Giovanni Corona. © riproduzione riservata
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