Consulenti, l'Albo è unico ma restano doppi contributi Inps-Enasarco
martedì 16 febbraio 2016
La legge di stabilità ha dato il via al nuovo "Albo dei consulenti finanziari". L'Albo raccoglie, in distinte sezioni, i promotori finanziari, i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria, nell'ottica di offrire un sostegno di livello professionale ai risparmiatori in investimenti equi ed oculati.Con la creazione dell'Albo unico si accentuano le diversità della previdenza in questo settore. Infatti i promotori finanziari, e i rispettivi familiari coadiutori, sono oggi assicurati nella gestione obbligatoria Inps dei commercianti; in più devono pagare anche i contributi integrativi (ma obbligatori) all'Enasarco, l'ente per gli agenti di commercio, per effetto di una vecchia legge del 1973.I consulenti autonomi sono ora soggetti alla Gestione Separata Inps come collaboratori oppure professionisti senza cassa di previdenza. Le società di consulenza finanziaria attendono invece una migliore definizione quanto alla rispettiva copertura previdenziale.In attesa della concreta operatività dell'Albo, prevista per la metà del 2017, si presenta l'opportunità di costruire un trattamento omogeneo su contributi e pensioni per i diversi iscritti. Autonomi. Si concludono oggi i versamenti pensionistici per il 2015 degli artigiani e dei commercianti, riferiti al reddito minimale di 15.548 euro. Questo reddito di riferimento non cambia nel 2016; col sollievo per gli interessati, si è interrotto il progressivo adeguamento che, anno dopo anno, ha fatto lievitare le rate trimestrali dovute all'Inps. Lo stop agli aumenti è dovuto al calo del costo della vita dello scorso anno, registrato dall'Istat in -0,1%. L'indice, anche se negativo, si applica in diversi settori della previdenza e dell'assistenza ma, per evidenti motivi di opportunità, la finanziaria del 2015 ha deciso di valutarlo, fittiziamente, come se fosse "zero". Salvo verificare nel 2017 eventuali aggiustamenti in base all'andamento che avranno l'economia e il costo della vita.Dunque, con la scadenza del 16 febbraio è in pagamento, tramite il modello F24, la quarta ed ultima rata 2015, di 886 euro per i commercianti e di 883 euro per gli artigiani. I commercianti pagano di più perché usufruiscono di un indennizzo in caso di chiusura anticipata dell'esercizio (la cd. rottamazione della licenza). Gli stessi importi proseguono immutati nelle rate da pagare per il 2016.Resta ancora invariata anche l'agevolazione per i lavoratori auto-nomi, già pensionati della rispettiva gestione e con più di 65 anni di età, per i quali il contributo previdenziale può essere applicato, a domanda, nella misura del 50%.
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