“Che tempo che fa”, Fazio comincia bene
martedì 29 settembre 2020
Che tempo che fa diventa maggiorenne, compie 18 anni e “arretra” ancora: dopo essere balzato da Rai 3 a Rai 1, ridisceso l'anno scorso a Rai 2, adesso è tornato al punto di partenza. A dire il vero, la collocazione su Rai 3 è la più congeniale per il lungo programma di Fabio Fazio: quattro ore complessive la domenica dalle 20.00 a mezzanotte con tre spazi distinti (Anteprima, parte centrale e Tavolo). Una maratona che comporta una prova di resistenza anche fisica che il conduttore, sempre in scena, supera egregiamente rimanendo concentrato anche quando si rilassa con il Tavolo. Rispetto ai tempi di Rai 1 manca un Maurizio Crozza (che intanto ha ripreso alla grande il suo show il venerdì sera su Nove). C'è sempre Luciana Littizzetto, ma il suo contributo e la sua comicità restano discutibili. Anche il nuovo entrato Enrico Brignano non ci è sembrato all'altezza della situazione (un po' banale l'idea del programma copiato Che freddo che fa). Molto meglio i comici del Tavolo: da Ale e Franz al Mago Forest. A parte questo, Che tempo che fa si conferma un notevole contenitore con una netta predisposizione al talk giornalistico, nonostante le polemiche sul fatto che Fazio non sia un giornalista professionista e che abbia voluto cancellarsi anche dall'elenco dei pubblicisti. Basta ripercorrere la scaletta della prima puntata della nuova stagione, domenica scorsa, per capirlo: Anteprima sul Covid con Giovanna Botteri in studio e collegamenti con altri giornalisti in tutta Europa; a seguire interviste al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, all'immunologo Roberto Burioni e (grande esclusiva) al medico e scienziato Anthony S. Fauci; infine, ricordando la giornata che la Chiesa dedica ai migranti e le parole del Papa, che secondo Fazio «non finisce mai di stupirci», è stato ospite della trasmissione, insieme a Roberto Saviano, il nostro Nello Scavo, sotto scorta per le inchieste pubblicate su Avvenire («giornale molto bello» a detta del conduttore). Scavo, oltre a ribadire la lotta al traffico di esseri umani, è stato sollecitato da Fazio (e questi sono punti a favore di Che tempo che fa) a ricordare don Roberto Malgesini, il santo della porta accanto, il martire della carità sconosciuto ai giornalisti.
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