Camurri nella bella “Provincia capitale”
martedì 22 gennaio 2019
Papalina calata sugli orecchi, cappottone stile spigato siberiano di fantozziana memoria e barba. Edoardo Camurri è tornato con un look parzialmente nuovo, ma con la solita verve contagiosa e il ritmo serrato nel raccontare, con cognizione di causa, la Provincia capitale di cui parla il titolo del programma di Rai Cultura in onda la domenica alle 10.20 su Rai3 e il lunedì alle 22.10 su Rai Storia. Con piccoli aggiustamenti, Camurri ripropone un format collaudato che ci accompagna nell'Italia delle località ritenute a torto meno importanti perché più piccole, ma non per questo meno ricche di cultura, storia e tradizioni, spesso traino economico del Paese. Ogni puntata delle nove previste per questa terza stagione si snoda attraverso l'espediente delle stazioni di una ideale metropolitana della cultura, dove ad ogni fermata ci sono una storia o un personaggio significativo che aiutano ad accrescere le conoscenze del luogo recuperando il passato ed esaminando il presente. Partenza il 13 gennaio con Cuneo, la città degli «uomini di mondo» resa in questo senso famosa da una battuta di Totò, il principe Antonio De Curtis a cui è stata dedicata persino una piazza con tanto di busto: «Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo». Città di illustri diplomati all'istituto per geometri che poi hanno scelto altre professioni: dal matematico Piergiorgio Odifreddi al manager Flavio Briatore. Domenica scorsa, per il secondo appuntamento stagionale, spazio al Delta del Po, una zona tra Emilia e Veneto dove il concetto stesso di territorio trova la propria radice nella parola terra, ma anche nella parola terrore, quello che a volte provoca il grande fiume in piena. Ma è pur sempre una regione in continuo movimento, dinamica e fluida, ricca di curiosità da raccontare in modo originale e con un pizzico di ironia. Infine, rendendo onore al merito ricordiamo che, oltre a Camurri, firmano il programma Michele De Mieri, Alessandro Garramone, Riccardo Mazzon e Antonio Pascale. La regia è di Andrea Doretti e il coordinamento editoriale di Anna Lisa Guglielmi. Produttore esecutivo Eleonora De Angelis. Curatrice Debora Volpi. In video con il conduttore, ogni volta, anche il “forzuto” Gianni Miraglia.
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