Auguri di Francesco ai non udenti: nel video un'allegria contagiosa
venerdì 16 dicembre 2016
Se dovessi scegliere un'immagine-simbolo di papa Francesco da far girare in Rete cercherei tra quelle nelle quali lo si intravede ricevere «il dono delle lacrime» mentre compie un gesto di misericordia. Ma non ho dubbi che il pontefice che ha posto gaudium et laetitia nell'incipit di due dei suoi più incisivi atti di magistero si rispecchierebbe volentieri in una delle tante riprese che lo colgono gioioso e sorridente.
E allora il primo posto spetterebbe senz'altro ai 18 secondi di video che lo ritraggono mentre, usando la lingua dei segni, rivolge gli auguri di Natale ai non udenti. Nell'informazione ecclesiale digitale lo hanno raccontato per primi i siti di “Vatican Insider” e di “Avvenire”, ma io preferisco rimandare qui a “Sordionline”, il portale per la comunicazione e l'informazione delle persone sorde ( tinyurl.com/jt69csw ).
Girato con tutta probabilità con un telefonino e diffuso tramite l'account Twitter di monsignor Yoannis Lahzi Gaid, della sua segretaria particolare, il video, che non ho trovato sui canali Youtube vaticani, è un nuovo segno di attenzione di Francesco per questi piccoli, ai quali si era già rivolto durante l'udienza generale del 29 marzo 2014 e, con la lingua dei segni, all'inizio di una più recente udienza, quella del 26 maggio 2016. Tra i precedenti, mi viene in mente l'emozione con la quale raccontammo su “Il Regno”, non so quanti anni fa ( tinyurl.com/jk3xeey ), una “Preghiera eucaristica per i sordi” approntata dalla Conferenza dei vescovi d'Inghilterra e Galles.
Ma ciò che ha già indotto tanti, sui social network, a condividere queste brevi immagini va al di là, credo, dei suoi immediati destinatari. Anche se inesperti della loro lingua, facilmente comprendiamo tutti che contiene degli auguri per una grande festa, che la festa è quella di un Bimbo che nasce, e che anche in questa festa il Papa desidera che si preghi per lui. 18 secondi aperti, intervallati e chiusi dalle sue braccia levate, i palmi delle mani che si agitano e ruotano, un'allegria che contagia.
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