Arrivano altri fondi per potenziare l'irrigazione e la produttività dei campi
domenica 4 dicembre 2016
L'agricoltura spinge in alto il valore aggiunto del Paese. La tendenza non è di oggi, ma ha trovato comunque una ulteriore conferma nelle ultime rilevazioni dell'Istat. Tutelare il lavoro e la competitività dei campi nostrani, quindi, significa di fatto difendere uno di motori più determinanti per la nostra crescita. Per questo, fra l'altro, è importante una delle ultime decisioni del Cipe che ha dato il via libera a ulteriori fondi per potenziare la diffusione dell'irrigazione nel settore, vista proprio come strumento d'eccellenza per migliorare la produttività agricola.
Stando ai dati Istat, commentati da Coldiretti, a sostenere dunque il Pil in Italia contribuisce l'agricoltura con il suo +1% di valore aggiunto fatto registrare nell'ultimo trimestre di rilevazione. Merito evidentemente della dinamicità delle imprese del comparto, oltre che del buon andamento dei principali mercati. Ciò che più conta, tuttavia, è che la crescita del settore agricolo conferma le enormi potenzialità presenti; anche se non mancano distorsioni di filiera e anche se gli operatori devono fare i conti con un sempre forte flusso di importazioni che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale. Il motivo è sempre lo stesso, spiega Coldiretti: vengono spacciati come Made in Italy prodotti che tali non sono e che si fanno forti della mancanza di un'indicazione chiara sull'origine in etichetta.
La capacità produttiva della nostra agricoltura, in ogni caso, è riconosciuta da tutti. Anche se i margini di miglioramento sono ancora molto ampi. Per questo il via libera a 295 milioni di euro per l'incremento dell'irrigazione arrivato in questi giorni dal Cipe, è manna dal cielo per gli agricoltori. Per capire quanto siano importanti questi fondi, basta pensare che dalla disponibilità controllata di acqua già oggi dipende l'84% della produzione agroalimentare italiana. Per capire ancora meglio, basta poi seguire il ragionamento tecnico svolto dalla Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni. La presenza dell'irrigazione incide significativamente sul valore mediamente prodotto da un ettaro di terreno agricolo: la differenza fra un terreno irriguo e uno non irriguo, è pari a circa 13.500 euro per ettaro. E in termini percentuali tale differenza è più elevata al Centro-Sud (60-80%) rispetto al Nord (39%) a causa delle differenze climatiche.
Aumento del valore aggiunto e più fondi all'irrigazione, rappresentano così due facce di una stessa medaglia che premia uno dei comparti dell'economia per troppo tempo lasciato in secondo piano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: