Andora, l'oasi senza il blu
mercoledì 6 novembre 2013
Niente strisce blu per parcheggi a pagamento e nessuna postazione fissa di autovelox. Non è un sogno, ma la realtà di una città italiana raccontata dall'ultimo numero di “Quattroruote”. Ad Andora, Riviera ligure, 60 mila turisti d'estate e 7.800 residenti abituali, non si paga la sosta su strada, né si utilizzano le multe per far quadrare i bilanci comunali (peraltro in attivo). Il sindaco Franco Floris, ha spiegato così la sua politica: «Quella della sosta a pagamento può essere un'entrata estiva ma i soldi che ogni giorno il turista riesce così a risparmiare vengono spesi nei bar e nei ristoranti, con una ricaduta positiva per l'economia locale».Una scelta controcorrente, logica e intelligente. Tre aggettivi purtroppo che la rendono del tutto inadatta per molti altri sindaci italiani che altro non sanno inventarsi che annullare quasi del tutto le zone a sosta gratuita nelle nostre città (in totale spregio del codice della strada) e piazzare autovelox (spesso illegali) al solo scopo di fare cassa.
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