A lezione di peccati informatici: l'idea piace, tutti a San Gabriele
mercoledì 3 febbraio 2016
Non si può dire che il Family Day non si sia guadagnato l'attenzione dell'opinione pubblica: i miei robot avevano già registrato l'ascesa del tema nella classifica degli argomenti preferiti dai gestori di contenuti ecclesiali, e ora posso tirare le somme: tra sabato e lunedì, il 45% dei post che si sono scritti nell'informazione ecclesiale digitale era centrato sulla manifestazione al Circo Massimo e sul ddl Cirinnà. Ogni autore, certamente, assumendo uno stile coerente con la propria posizione: più affermativo e militante quello di chi nell'evento si è identificato; più argomentativo quello di chi non si è identificato, ma non è disinteressato rispetto alle questioni in gioco: la famiglia, la generazione, l'omosessualità, i diritti...Per completare la classifica, preciso che all'attività ordinaria di papa Francesco puntava un altro 25% di titoli; mentre tra i molti rivoli in cui si è disperso il restante 30% mi sono messo a inseguire, istigato dalla collega Caterina Bombarda, la notizia, lanciata da Fausto Gasparroni sull'Ansa (http://tinyurl.com/hxm2og4) ma ripresa, almeno online, da tanti, grandi (Fatto quotidiano, Sir, Repubblica, Foglio...) e piccoli, di un corso per confessori rivolto a mettere a fuoco i «peccati informatici»: dall'uso ingannevole delle chat alla creazione di fake negli account, fino agli hackeraggi e alla pirateria. In effetti, leggendo, cercando e controllando, ho avuto l'impressione che sia stato abile Gasparroni (se, come credo, è lui la fonte originaria) a focalizzare il tema dei peccati che si possono fare in Rete per far passare la notizia di una normale “due giorni” di formazione, che comincia stamattina al Santuario di San Gabriele, presso Teramo (http://tinyurl.com/jrztdgr). Sempre che, visto il risalto ottenuto dall'anticipazione (e ognuno che l'ha ripresa vi ha aggiunto del suo), il bravo don Mauro Cozzoli, docente alla Lateranense collaboratore di “Avvenire” e titolare del corso, non abbia passato le ultime ore a rivedere le sue lezioni, per affrontare davvero tutto ciò che il web, forse “peccando” di enfasi, gli ha già fatto dire...
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