Ambarabà ciccì coccò: piccole letture per la "ripresa"
martedì 2 settembre 2014
Qualcosa non va nella terra dei ghiacci perenni. Lentamente la banchina si sta sciogliendo e per la nutrita famigliola di 84 pinguini è urgente trovare un posto migliore in cui vivere. A prima vista sembra un’impresa semplice: in questo mondo così grande e vario sistemarsi bene non dovrebbe essere un problema, si dicono
i pinguini. Invece ovunque
cerchino di mettere radici, da Nord a Sud e da Est a Ovest,
scoprono che
il Pianeta va di male in peggio. Qui l’acqua è sporca, là l’aria è irrespirabile, le praterie sono soffocate, le città invivibili…
Alla disperata tribù non resterà che emigrare sulla Luna. Per fortuna non definitivamente, perché proprio da lì , da una nuova prospettiva, i 48 decideranno che un’alternativa esiste. La terra vista da qui è un albo realizzato da Satoe Tone, illustratrice giapponese, per Kite Edizioni (15 euro): una parabola per i più piccoli sulle allarmanti condizioni della Terra e ispirato al Protocollo di Kyoto, il trattato internazionale sul riscaldamento globale e la riduzione delle emissioni di elementi inquinanti. Dai 5 anni.

“Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò…” è forse la conta più conosciuta insieme ad “Apelle, figlio di Apollo…”. Ma non meno divertente è quella che recita: “Am blim blom tre galline e tre capò…”; per non dire di “Sette quattordici ventuno ventotto, questa è la festa di paperotto…”. Un tempo le conte e gli scioglilingua si imparavano nei cortili, ai giardini o sulla strada dove i bambini si sono sempre divertiti in compagnia con giochi di gruppo in cui era indispensabile stabilire che stava “fuori” e chi “sotto”. Oggi le possibilità di divertirsi in tanti e all’aperto sono sempre più scarse e anche quelle tiritere che per generazioni sono passate di bocca in bocca rischiano di perdersi nel nulla. Perciò sono preziose queste raccolte pubblicate dall’editore Gallucci Tutte le conte, gli scioglilingua e gli indovinelli (9,90 euro) insieme a Tutte le filastrocche le canzoncine e le ninne nanne (12,90 euro) curate da Jolanda Restano, anima del sito filastrocche.it,
con i disegni di Cecilia Mistrali. Attraverso i giochi di parole dei bambini e per i bambini, tanti divertenti viaggi nel tempo e nelle tradizioni popolari regionali che anche gli adulti sapranno nostalgicamente apprezzare. Dai 6 ai 99 anni.

Valerio Rossi Albertini è un fisico nucleare, ricercatore al Cnr, docente universitario e tante altre cose che a descriverle non basterebbe mezza pagina di giornale. Tra le sue specialità l’arte di saper spiegare con parole semplici concetti e interrogativi complessi. Del genere: da dove viene l’energia nucleare, che cosa sono un atomo, un led e un laser, come funziona un
telecomando, come si fa a capire l’età di una mummia, cos’è il digitale terrestre o come fa un computer a riconoscere un dito… Domande curiose che ottengono risposte semplici ma rigorose. Perché il touchscreen non soffre il solletico? (E tante altre domande sulle nuove tecnologie è una miniera di informazioni) non è un libro convenzionale, di quelli che si leggono dalla prima all’ultima pagina. Il metodo dei capitoli a domande e risposte permette di seguire piste e territori consoni ai propri interessi. Gli interrogativi sono di Federico Taddia che da tempo anima la collana Teste Toste di Editoriale Scienza (11,90 euro), le illustrazioni ironiche divertenti come sempre sono di AntonGionata Ferrari. Dai 10 anni.

Uniti dalla malattia Hazel e Augustus s’incontrano a uno di quei gruppi di supporto che dovrebbero aiutare a convivere con il cancro. Sì, perché di questo si tratta. Hazel ha sedici anni, un cancro alla tiroide da quando ne aveva tredici, in remissione grazie a un farmaco sperimentale; Augustus, detto Gus, di anni ne ha diciassette, ed è un ex giocatore di basket : entrambi vivono con consapevolezza la propria vita speciale intrecciata al cancro, sentendosi a volte miracolati da una remissione della malattia, a volte condannati a una fine ingiusta tanto che entrambi temono di inoltrarsi in una storia d’amore che in cambio di una breve felicità, come una mina vagante, condurrebbe a un dolore ancora più grande. Ma la giovinezza aiuta e la fame di vita, il desiderio di vivere nel presente la loro vita migliore, anche senza poter dire “per sempre”, prevale sul pessimismo dei due. Tutta colpa delle stelle (Rizzoli; 16 euro) è un romanzo lieve e pieno di tenerezza, per nulla mieloso o strappalacrime come facilmente avrebbe potuto essere. La storia è complessa, drammatica e commovente ma sempre misurata e ben al di qui del rischio melassa. John Green ha il dono di conoscere bene il sentire degli adolescenti e di restituire in una scrittura immediata e ironica il loro modo di essere veri, realisti e sognatori, vincitori e sconfitti a un tempo, pieni di sogni e paure che la malattia rende ancora più forti. Un inno alla vita con lo spettro della morte che continua
a far capolino… Giovedì esce in Italia la versione cinematografica americana. Una bella occasione per mettere a confronto libro e film. Dai 15 anni.

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