Wunderkammer

Da un uomo di gusti così raffinati, ci si poteva aspettare una certa propensione al collezionismo
November 23, 2025
Da un uomo di gusti così raffinati, ci si poteva aspettare una certa propensione al collezionismo, ma in realtà il signor Kenobi aveva un rapporto molto distaccato con gli oggetti. Se ne prendeva cura finché erano in suo possesso e poi se ne disfaceva con una generosità impetuosa, a volte perfino sospetta. Anche su questo non mancavo di fare congetture per conto mio. Avendo intuito la sua abitudine al nomadismo, presupponevo che non volesse complicare i propri spostamenti con il trasloco di una collezione ingombrante. L’abitudine mi portava a ipotizzare una biblioteca troppo vasta per essere continuamente inscatolata, ma dentro di me continuavo a domandarmi se davvero da qualche parte – forse a Tokyo, oppure a Rotterdam o in qualche altra città d’Europa – non esistesse un magazzino nel quale il signor Kenobi conservava i suoi tesori.
A togliermi ogni dubbio fu un tragitto in taxi, in direzione dell’aeroporto di Linate. Stavamo passando davanti a uno di quei grandi depositi presso i quali si possono affittare spazi secondo il bisogno e lui ebbe un moto di stizza: «Ecco dove va a finire una Wunderkammer – sibilò –, in un ripostiglio di cianfrusaglie». Mi complimentai in silenzio per la felice scelta delle parole ed ebbi la certezza che il signor Kenobi non era un collezionista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA