Troppo rumore

Non avessimo avuto altro in comune, il signor Kenobi e io avevamo in comune l’avversione per il rumore
November 18, 2025
Non avessimo avuto altro in comune, il signor Kenobi e io avevamo in comune l’avversione per il rumore. Quando mi trovo in una situazione particolarmente caotica (uno scompartimento ferroviario in cui tutti parlano a voce alta, rispondono al telefono come se il telefono fosse un megafono, ascoltano messaggi vocali e guardano video deliranti senza scomodarsi a usare gli auricolari), non posso fare a meno a pensare a lui, al fastidio che si manifestava sul suo volto al primo accenno di frastuono o di schiamazzo.
A volte ci sorridevamo a vicenda nel tentativo di mitigare un’irritazione che, benché condivisa, non ci risultava meno insopportabile. Eravamo però entrambi restii alla lamentela, non volevamo scadere nel luogo comune della buona educazione che non è più buona come una volta. «Perché il problema non è il galateo, come lo chiamate voi italiani», mi disse un giorno, dopo aver pazientemente atteso che l’energumeno seduto vicino a noi pagasse il conto e lasciasse il ristorante. «È che uno dovrebbe parlare solo quando ha qualcosa da dire o, meglio, quando sa effettivamente qualcosa di quello che vorrebbe dire. Provi a immaginare come sarebbe il mondo, se tutti ci attenessimo a questa regola. Un posto più silenzioso, più pacifico. E più accogliente per quelli come noi», concluse.

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