Prevedere il futuro con 10 miliardi di “eventi medici”
Assistiamo a un momento potenzialmente rivoluzionario nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alla sanità pubblica. Per la prima volta, un modello di IA generativa, denominato Foresight, è stato addestrato su un dataset di dimensioni senza precedenti: i dati sanitari anonimizzati di ben 57 milioni di pazienti del Servizio sanitario nazionale inglese (Nhs). Questa iniziativa segna un punto di svolta fondamentale, rappresentando la prima volta che un modello di IA viene utilizzato nella ricerca sanitaria su una scala così vasta. Come sottolineato da Angela Wood dell’Università di Cambridge, si tratta di un «vero passo avanti» nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore medico. Il modello Foresight ha imparato da una mole impressionante di informazioni: circa 10 miliardi di “eventi medici” raccolti tra il 2018 e il 2023. Questi dati provengono da diverse fonti all’interno del Nhs, inclusi registri ospedalieri, visite mediche di base, schede di vaccinazioni e persino il registro nazionale dei decessi. L’obiettivo primario di Foresight è quello di prevedere eventi critici per i pazienti, come ospedalizzazioni impreviste o infarti, oltre a centinaia di altre condizioni mediche. Attualmente l’uso di Foresight è confinato alla ricerca legata al Covid-19, operando esclusivamente all’interno di un ambiente dati protetto e sicuro gestito dal Nhs. Tuttavia il potenziale futuro di questo strumento è vastissimo. Se le sue previsioni si dimostreranno affidabili e preziose in diverse popolazioni, Foresight potrebbe arrivare a influenzare direttamente la gestione della cura per i singoli pazienti e a ottimizzare l’allocazione delle risorse – spesso limitate – del Nhs. Già una versione precedente del modello, addestrata su 1.5 milioni di pazienti londinesi, aveva dimostrato una notevole capacità di prevedere future diagnosi. Un aspetto cruciale è la gestione della privacy. I ricercatori hanno rimosso diligentemente le informazioni identificative dai dati, come nomi, indirizzi e date di nascita. Sono state implementate ulteriori precauzioni, come la possibilità di eseguire il modello solo sui sistemi informatici del Nhs e lo screening delle previsioni di ricerca generate prima del loro rilascio. Ciononostante, emerge un punto di discussione: mentre gli individui possono richiedere di escludere i dati del loro medico di base dalla ricerca, non hanno la stessa facoltà per altri tipi di dati sanitari. Nonostante le sfide legate alla privacy e all’implementazione su larga scala, l’addestramento di Foresight su questo immenso dataset rappresenta indubbiamente un traguardo significativo. Segna un’accelerazione nell’integrazione dell’IA nella ricerca medica, un campo dove l’IA sta già dimostrando in alcuni casi capacità diagnostiche e operative paragonabili, se non superiori, a quelle umane. L’evoluzione di strumenti come Foresight promette di trasformare non solo la ricerca ma potenzialmente anche la pratica clinica quotidiana e la gestione complessiva dei sistemi sanitari. © riproduzione riservata
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