Irpef, sanità, pensioni: novità in manovra. Scontro sugli affitti brevi

Nel dettaglio, la legge di Bilancio 2026: una “finanziaria” «leggera», come l'ha definita la premier, che vale in tutto 18,7 miliardi di euro
October 20, 2025
Irpef, sanità, pensioni: novità in manovra. Scontro sugli affitti brevi
Roma Palazzo Chigi conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri sulla manovra economica del governo, nella foto Giorgia Meloni Giancarlo Giorgetti Antonio Tajani
Fatta salva la «traiettoria di bilancio» indicata da Giorgia Meloni, in linea con le precedenti manovre dell’attuale esecutivo, il testo presentato venerdì dalla premier introduce diverse novità. La bozza dovrebbe approdare oggi in Parlamento e per stessa ammissione del titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lo spazio per alcune modifiche (seppur risicato) non dovrebbe mancare. La polemica del giorno riguarda l'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, che salirebbe dal 21 al 26%. Una misura che non piace a Forza Italia, che ha già annunciato emendamenti «a difesa dei piccoli proprietari».
Fisco
La misura bandiera di questa “finanziaria”, come era atteso, è la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per la fascia di reddito compresa tra i 28mila e i 50mila euro (anche se la Cisl ha strappato a Giorgetti la disponibilità a un rialzo della soglia). La novità dovrebbe tradursi in un aumento netto in busta paga per la platea indicata. Mentre, al contrario, per i redditi superiori a 200mila euro, viene ridotta la possibilità di detrarre alcune spese dall'imposta lorda. Il tetto è fissato a 440 euro, ma sono escluse le spese sanitarie. Cala la tassazione sulle indennità per lavoro notturno o festivo (su un reddito massimo di 40mila euro), che saranno soggette a un’imposta del 15%. Mentre il limite non imponibile per i ticket elettronici sale a 10 euro.
Le detrazioni per l’edilizia e la riqualificazione energetica restano al 36% e al 50% per tutto il 2026. L’autorizzazione di spesa per il cinque per mille aumenta sale da 525 milioni a 610 milioni dal 2026 e l'Irap per banche e assicurazioni cresce di due punti percentuali per il triennio successivo al 2025 (misura con sensibile valore politico, parte del pacchetto con il quale il Governo ha chiesto un contributo ai due comparti).  La carta “dedicata a te” destinata a chi ha un Isee fino a 15mila euro viene rifinanziata con 500 milioni per il 2026 e il 2027.
Come voluto dalla Lega, viene introdotta una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali relative anche a tutto il 2023, ma solo per quelle derivate da omessi versamenti e non da accertamento. Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali con interessi al 4%.
Plastic e Sugar tax sono sterilizzate fino al 2027, mentre l’accisa su benzina e gasolio è rimodulata e uniformata. È stato annunciato anche un aumento dei tabacchi (ma di “poco”, come ha specificato Giorgetti).
Come detto, la maggioranza è già divisa sull'aumento dell’aliquota della cedolare secca per i contratti di locazione breve (massimo 30 giorni), che sale dal 21% al 26%. L’aumento interessa sia i proprietari privati sia gli operatori che svolgono attività di intermediazione immobiliare o gestiscono piattaforme telematiche per affitti brevi.
Lavoro, pensioni e famiglia
È previsto l’esonero parziale dai contributi per le assunzioni a tempo indeterminato nel 2026 (che riguarderà giovani, donne e Zes unica). L'Ape sociale è prorogata al 31 dicembre 2026 (età 63 anni e 5 mesi). Il Tfr nel pubblico impiego sarà liquidato in un termine ridotto a nove mesi dal gennaio 2027.
L’Assegno di Inclusione (Adi) sarà rinnovato per ulteriori dodici mesi. Mentre le pensioni per i soggetti disagiati sono incrementate di 20 euro mensili dal 2026. Per i lavori usuranti c’è il blocco dell'aumento automatico dell'età pensionabile, che sarebbe dovuto scattare nel 2027 per effetto dell'allungamento della speranza di vita.
Cresce anche la busta paga delle madri lavoratrici con reddito massimo di 40mila euro, che avranno a disposizione 60 euro mensili in più non imponibili. E la franchigia della prima casa ai fini Isee viene innalzata a 91.500 euro.
Fa il suo esordio il Fondo Caregiver con 1,15 milioni per il 2026 e 207 milioni dal 2027. E sarà rifinanziato il Fondo per le Pari Opportunità (10 milioni dal 2026) e quello per il Reddito di Libertà (500mila euro per il 2026 e 4 milioni dal 2027).
Pubblica amministrazione
Per il 2026, i compensi accessori dei dipendenti pubblici, esclusi i dirigenti, sono detassati al 15%, per un massimo di 800 euro e con un limite reddituale a 50mila euro. Prevista l’assunzione straordinaria di 2mila agenti di Polizia Penitenziaria (2026-2028). Ed è autorizzata anche quella di 718 magistrati ordinari.
Sanità
Giorgia Meloni ha spinto molto sul fatto che la dotazione destinata al Servizio sanitario nazionale toccherà una cifra record e, a giudicare da quanto dichiarato, i numeri gli danno ragione. Si parla di un totale di 6,3 miliardi, di cui 3,9 miliardi già stati per il 2026 dalle precedenti manovre e 2,4 miliardi di risorse aggiuntive stanziate specificatamente dalla manovra 2026. Risorse con cui si intende assumere personale sanitario in deroga ai vincoli per ridurre le liste d'attesa. La premier ha parlato di oltre 6mila infermieri e mille medici. Anche i compensi per le prestazioni aggiuntive del personale sanitario nel 2026 saranno detassati al 15%, mentre 80 milioni saranno destinati esclusivamente al Piano Salute Mentale.
Crescita e Imprese
A disposizione ci sono 4 miliardi, con cui le aziende potranno ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione e al 220% quelli in spese per la transizione ecologica che riducono il consumo energetico. Una misura già ribattezzata come “nuova transizione 5.0”.
Si conferma il credito d'imposta per le imprese nelle zone economiche speciali (Zes). Il governo ha assicurato che le risorse totali potrebbero anche aumentare. Ma di sicuro ci sarà un aiuto per la “nuova Sabatini” e i contratti di sviluppo.
Istruzione e ricerca
Nasce il Fondo per la Programmazione della ricerca (Fpr), con una dotazione di circa 259 milioni di euro nel 2026, e viene rifinanziato con 150 milioni di euro all'anno per i progetti Prin (cioè di interesse nazionale). Viene istituita la Carta elettronica “Valore”, destinata a chi ottiene il diploma entro i 19 anni, con un limite di spesa di 180 milioni di euro all'anno.
Calamità ed Emergenze
Viene creato un Fondo per ridurre l'esposizione a situazioni di rischio con 250 milioni di euro per il 2026. La gestione straordinaria per il Sisma 2016 è prorogata fino al 2026 e il relativo Superbonus al 110% è esteso alle spese sostenute nel medesimo anno. Per la ricostruzione privata del Sisma nelle Marche e in Umbria sono previsti 20 milioni di euro nel 2026 e 90 nel 2027.
Enti territoriali e Livelli essenziali 
La riduzione del contributo alla finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario è di 100 milioni di euro per il 2026. Inoltre, lo Stato si assume il debito delle Regioni derivante dalle anticipazioni di liquidità dal gennaio 2026, con oneri per pari a 30,7 milioni nel 2026 e 68,2 milioni nel 2027. Viene istituito un Sistema di garanzia dei Livelli essenziali di prestazione (Lep) sociali, incrementando il fondo per obiettivi di servizio di 200 milioni di euro all'anno dal 2027. Il fondo per le borse di studio è aumentato di 250 milioni di euro all'anno a partire dal 2026.

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