mercoledì 11 aprile 2018
Papa Francesco: ricordiamo la data del battesimo, è il secondo compleanno
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Papa Francesco in Piazza San Pietro, prima dell'udienza generale, ha fatto salire sulla papamobile scoperta sei bambini che poi ha portato con sé nel giro tra la folla dei fedeli. Tra i gruppi più numerosi, quello dei partecipanti alla manifestazione promossa dalla Lega Pro (circa 700 persone) e dall'Unione Sportiva Acli (circa 1.000).

In piazza, vicino al colonnato sul lato sinistro, sono stati allestiti tre campetti di calcio su cui i ragazzi stano giocando. La presenza più importante è quella degli atleti speciali, che hanno deficit cognitivi e relazionali e che scendono in campo nel Torneo di IV Categoria, e delle ragazze ed i ragazzi dei settori giovanili e una squadra Trastevere Calcio con la scritta "Comunità di Sant'Egidio". "Giocano insieme - hanno riferito gli organizzatori della manifestazione - per dire che il calcio è il loro gioco, solidale, inclusivo, sociale e radicato nel territorio, senza barriere o confini".

Sempre prima della catechesi papa Francesco ha salutato anche i tre altoatesini che hanno fatto un pellegrinaggio di mille chilometri lungo la via Romea Germanica accompagnati dai lama per incontrare il Papa e ringraziarlo.


«Dobbiamo ricordare la data del nostro Battesimo, perché è un secondo compleanno»

"Ricordate bene questo: il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana". Papa Francesco, nell'udienza generale di oggi, dopo quello sui riti della messa, ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi, dedicato al Battesimo. "In virtù dello Spirito Santo, il Battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l'uomo vecchio, dominato dal peccato che divide da Dio, e facendo nascere l'uomo nuovo, ricreato in Gesù. In Lui, tutti i figli di Adamo sono chiamati a vita nuova", ha spiegato.

IL TESTO INTEGRALE DELLA CATECHESI

Il Pontefice ha quindi continuato 'a braccio': "Il Battesimo è una rinascita. Sono sicurissimo che tutti noi ricordiamo al data della nostra nascita. Tutti. Ma mi domando, io, un po' dubbioso, e domando a voi: ognuno di voi ricorda qual è stata la data del suo battesimo? Qualcuno dice di sì, ma è un sì un po' debole, perché tanti non ricordano questo". "Ma se noi festeggiamo il giorno della nascita, perché non festeggiare, o almeno ricordare, il giorno della rinascita?", ha proseguito. "Io vi darò un compito a casa - ha aggiunto il Papa -: quelli di voi che non si ricordano la data del battesimo, domandino alla mamma, agli zii, ecco, qual è la data del Battesimo. E non dimenticarla mai, e quel giorno ringraziare il Signore perché quello è il giorno in cui lo Spirito è entrato in me. Capito? Tutti noi dobbiamo ricordare la data del nostro Battesimo, perché quello è un secondo compleanno: è il giorno della rinascita. Non dimenticare di fare questo, per favore".

"Alcuni si domandano perché battezzare un bambino che non capisce - ha proseguito il Papa -. Dicono: 'speriamo che cresca, capisca, che sia lui stesso a chiedere il battesimo'. Ma questo significa non avere fiducia nello Spirito Santo, che entra nel bambino e fa crescere le virtù cristiane che poi fioriranno. Sempre si deve dare questa opportunità: non dimenticate di battezzare i bambini".


Al termine della catechesi, il Papa ha poi rivolto una raccomandazione ripetuta altre volte. "Vi do un compito da fare a casa: ricercare la data del vostro Battesimo, chiedetela ai genitori, agli altri familiari, ma è importante che la sappiate: è un altro compleanno", ha spiegato ai fedeli, dopo aver domandato loro: "ne sono certo, conoscete la data del vostro compleanno. Ma quella del battesimo? Sono dubitoso".

"Il Sacramento - ha osservato in proposito il Pontefice - suppone un cammino di fede, che chiamiamo catecumenato, evidente quando è un adulto a chiedere il Battesimo. Ma anche i bambini, fin dall'antichità, sono battezzati nella fede dei genitori. Nessuno merita il Battesimo, che è sempre dono gratuito per tutti, adulti e neonati. Ma come accade per un seme pieno di vita, questo dono attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede. Le promesse battesimali che ogni anno rinnoviamo nella Veglia Pasquale devono essere ravvivate ogni giorno affinché il Battesimo 'cristifichi' chi lo ha ricevuto, rendendolo davvero un altro Cristo".Dunque, "c'è un prima e un dopo il Battesimo", ha affermato Francesco a conclusione della sua catechesi. "Il Battesimo - ha ricordato - permette a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a Lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo. Ricevuto una sola volta, il lavacro battesimale illumina tutta la nostra vita, guidando i nostri passi fino alla Gerusalemme del Cielo".


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