mercoledì 7 luglio 2021
Continuano a giungere buone nuove dal Gemelli. Decorso post operatorio soddisfacente: Bruni: L’esame istologico ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante
Il Policlinico Gemelli

Il Policlinico Gemelli - Ansa

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Continua più che bene la degenza del Papa al Gemelli, dopo l'operazione al colon di domenica 4 luglio. Lo attesta l'ormai consueto bollettino emesso a mezzogiorno, che dà anche qualche particolare in più sull'intervento. Francesco si alimenta, migliora ed è commosso per la vicinanza, la preghiera e l'affetto che continua a ricevere in questi giorni.

Questo il testo della dichiarazione del direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. «Il decorso post-operatorio di Sua Santità Papa Francesco continua ad essere regolare e soddisfacente. Il Santo Padre ha continuato ad alimentarsi regolarmente ed ha sospeso la terapia infusionale. L’esame istologico definitivo ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante. Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi e dall’affetto ricevuto in questi giorni ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».

Il riferimento alla diverticolite sclerosante è un elemento nuovo, che si aggiunge a quanto già si era venuto a sapere e potrebbe essere la spiegazione anche del perché nel corso dell'intervento, durato tre ore (un po' più della media di questo tipo di operazioni), si sarebbe passati dalla tecnica della laparoscopia a quella più tradizionale della laparotomia, cioè dell'intervento cosiddetto "a cielo aperto".

Si allunga sempre più, intanto, l’elenco di coloro che hanno in diversi modi augurato una pronta guarigione al Pontefice. Tra gli altri spicca la testimonianza di Sua Santità Karekin II, Patriarca supremo e Catholicos di tutti gli armeni, che ieri rivolgendosi all'«amato fratello in Cristo», ha assicurato: «Preghiamo il Signore Celeste di custodirvi e proteggervi nella Sua misericordia, concedendovi longevità e molti anni fruttuosi di pontificato».
Anche diversi capi di Stato e di Governo hanno voluto manifestare vicinanza: come la presidente della Repubblica di Cina (Taiwan), Tsai Ing-Wen, il presidente palestinese, Mahmoud Abbas cattolico» e quello cipriota Nicos Anastasiades. Con loro anche il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Dìaz-Canel Bermùdez, che a nome proprio, «del Popolo e del Governo», formula voti «per una piena e pronta guarigione dall'intervento chirurgico». Mentre risalgono al giorno stesso dell'operazione, domenica 4, le parole di Ràul Castro Ruz, il quale ha rimarcato: «I popoli hanno più che mai bisogno della tua saggezza e autorità morale». «Sostegno nella preghiera» giunge anche dal presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, fiducioso «che Sua Santità riprenderà presto i suoi impegni, per continuare a guidare la Chiesa cattolica e la Santa Sede e a sostenere con amore e speranza l'intera comunità mondiale che ha un grande bisogno» del suo conforto «spirituale in questi tempi difficili». Molti anche i presuli che non stanno facendo mancare le loro orazioni. Come quelli del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), che in una nota del presidente monsignor, Hèctor Miguel Cabrejos Vidarte, affermano di aver appreso «con profonda gioia» le notizie della buona ripresa del Pontefice. Dall’altra parte del mondo il cardinale John Atcherley Dew, arcivescovo di Wellington e presidente della Conferenza episcopale della Nuova Zelanda, fa sapere che «ogni cattolico neozelandese menzionerà Papa Francesco nelle sue preghiere», gioendo nel «sapere che il Santo Padre ha affrontato bene l'intervento e sta recuperando» prontamente.
Infine tra le aggregazioni laicali, una nota del Forum Internazionale di Azione Cattolica (fiac) assicura che tutti i membri dell'Ac sono uniti «nella preghiera per la sua salute, la sua pronta guarigione e per i frutti del suo servizio pastorale». Anche Rinnovamento nello Spirito in Italia, tramite il suo presidente Salvatore Martinez, assicura: «Intercediamo con forza nella preghiera, perché il Santo Padre possa presto tornare a casa, pienamente ristabilito in salute».

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