sabato 23 marzo 2019
Prima canterà, unica laica, durante la messa nella Casa della Madonna. Poi lo servirà a tavola durante il pranzo. Barbara Gambini, contemporaneamente "Marta e Maria", racconta la sua storia di giovane vedova con tre figli, e dice: Attendo Francesco come un padre
Cantare e servire. Il doppio ruolo di Barbara per il Papa a Loreto
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Il suo nome è Barbara Gambini, 48 anni, ma domani, lunedì 25 marzo, data dell'Annunciazione, scelta non a caso dal Papa per visitare Loreto, la si potrà chimare un po' Maria e un po' Marta, le due sorelle di Lazzaro fotografate dal Vangelo l'una in ascolto di Gesù, l'altra tutta affaccendata nel preparare il pranzo per il Signore. Barbara non si perderà certo , la Messa che Francesco celebrerà nella Santa Casa e in cui lei - unica laica - canterà. Poi correrà nella sala da pranzo dove il Papa mangerà con i vescovi e lo servirà a tavola con le sue colleghe. La signora Gambini è infatti responsabile di sala presso la Casa di accoglienza dei pellegrini della Delegazione Pontificia. Ogni giorno serve il pranzo a chi viene a Loreto e la considera una grazia: "Arrivano con le loro storie e te le raccontano, vogliono condividere non solo il pane. Pe me è un arricchimento spirituale". Anche Barbara ha alle spalle una storia fatta di grandi gioie - un matrimonio felice, tre figli (Beatrice di 25 anni, che già lavcora, Giacomo al quarto anno di ingegneria e Maria che va ancora al Liceo - e di un grande dolore: la perdita un anno fa del marito, per un male incurabile. Gli occhi le si inumidiscono quando la racconta. "Ma guardiamo avanti", dice con la semplicità di chi confida in Dio. Del resto anche nel suo presente Dio non ha fatto mancare l'aiuto. "Non avevo mai lavorato - ricorda -. Lo stipendio di mio marito, bancario, bastava. Ma per fortuna facevo di tanto in tanto la volontaria qui nel ristorante della delegazione. Grazie al cielo ho potuto trasformare quel servizio in un vero e proprio lavoro".

Lo spirito della volontaria, comunque, non l'ha perso. Ad esempio trattenendosi oltre l'orario sindacale in mensa, oppure dando una mano nel Santuario per l'animazione liturgica. "Cantare mi è sempre piaciuto. A 16 anni entrai nella Cappella musicale lauretana, con padre Giuliano Viabile che mi ha insegnato molto. Ma poi avevo smesso per gli impegni della maternità. Ho ricominciato da poco e animo la Messa delle 18 la domenica nel Santuario, oltre all'adorazione eucaristica".

Domani fonderà servizio e liturgia, in una giornata che si preannuncia emotivamente impegnativa. Sveglia molto presto, dalle 7,30 in Basilica ad attendere il Papa e riscaldare le voci con gli altri quattro componenti del coretto (due frati e due suore), quindi la Messa nella quale verranno eseguiti a cappella (cioè senza musica) il Salmo, il Lode a te o Cristo in sostituzione dell'Alleluja, il Santo e l'Agnello di Dio. Infine di corsa in sala da pranzo. Che cosa dirà al Papa, quando se lo troverà di fronte? "Lo ringrazierò per quello che fa per la Chiesa. Voglio godere intensamente della sua presenza. Lo vedo come un padre e anche se so già che sarò emozionata, questo mi dà forza e coraggio". Un po' Marta, un po' Maria, Barbara Gambini saluta con un sorriso e se ne torna al suo lavoro. "Bisogna sempre sorridere", è il suo commiato. Nel dolore e nella gioia.

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