sabato 10 febbraio 2018
Nel discorso a dirigenti e personale di Poste italiane, il Papa apprezza la “cura per la persona da sempre assunta da Poste Italiane come suo criterio guida”, per famiglie e donne lavoratrici
Papa Francesco ai dipendenti: agli sportelli con un sorriso
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Lo "sguardo al futuro da parte di Poste Italiane, nella scelta dei mezzi di trasporto e in altre decisioni programmatiche, ha tenuto conto anche della tutela dell'ambiente naturale". Così papa Francesco ricevendo in udienza i dirigenti e il personale di Poste Italiane nella sala Clementina del Palazzo apostolico in Vaticano. "Come ho sottolineato nell'Enciclica Laudato sì - ha ribadito il Pontefice -, non ci può essere un vero sviluppo che ignori la capacità della natura di rigenerarsi, o che la concepisca non come la nostra casa comune, ma come un magazzino pieno di risorse da consumare".

"La grande accelerazione impressa da una tecnologia sempre più sviluppata, onnipresente e non di rado invasiva, ha cambiato la mentalità e gli stili di vita, creando nuove esigenze e richiedendo un'efficienza sempre maggiore", ha aggiunto Francesco che ha precisato: "Poste Italiane ha dovuto e saputo rinnovarsi, adattandosi ai tempi" e si "è impegnata a fondo ad affrontare queste sfide epocali con lungimiranza, diversificando i servizi e attuando una strategia di investimento che guarda al futuro, con un impiego capillare delle nuove tecnologie e in un continuo sforzo di ricerca e innovazione".

Papa Francesco: non abbandonare la capillarità del servizio

Nel difficile equilibrio tra contenimento dei costi e competitività, abbiate sempre cura che l'attenzione al bilancio non vada a scapito della qualità del lavoro, né comprometta quel principio di universalità nell'offerta dei servizi, realizzata attraverso la presenza capillare di Uffici postali e sportelli su tutto il territorio nazionale". È l'esortazione con cui papa Francesco ha proseguito il discorso ai dirigenti e al personale di Poste Italiane. "La cura per la persona, da sempre assunta da Poste Italiane come suo criterio-guida, si manifesta non solo nell'attenzione che avete per i clienti, ma per gli stessi dipendenti, i quali per primi offrono energie e competenze per il bene dell'azienda"

Il Pontefice ha riconosciuto che Poste Italiane "ha sempre cercato di avere una cura particolare per le lavoratrici e le famiglie, rappresentando un segno per ogni ambiente lavorativo, e mostrando che il pieno rispetto di chi lavora e dei suoi diritti non contrasta con il guadagno e l'efficienza, ma al contrario li incrementa". "Quanto spesso il mondo del lavoro ignora, o finge di non vedere, le necessità peculiari legate all'essere madre - ha sottolineato papa Francesco -, nonché i bisogni delle famiglie, da proteggere e favorire a ogni costo!".

«Allo sportello non sbuffate ai clienti ma sorridete»

Basta un sorriso. È l'invito il Papa ha rivolto ai dirigenti e al personale di Poste Italiane: chi lavora a contatto con i clienti deve
"non sbuffare" ma d'altra parte i clienti "non devono lamentarsi". "È importante, quando si va a uno sportello o a un
ufficio, incontrare persone che svolgono il loro lavoro bene, che non sbuffano o danno l'impressione di considerarti un
peso", ha detto il Pontefice che ha continuato: "Esorto tutti voi, che ogni giorno siete in rapporto con il pubblico e cercate di
rispondere alle sue esigenze, a mantenere un atteggiamento di disponibilità e benevolenza verso chi si rivolge a voi". "D'altra parte, i clienti - ha però aggiunto il Papa - devono essere attenti a non avere - come purtroppo accade! - un atteggiamento di pretesa o di lamentela, caso mai scaricando sugli impiegati le proprie frustrazioni o per tutti i mali della società! Come è difficile, ma anche quanto è importante, che nelle mille relazioni quotidiane tra colleghi e con i cittadini, si conservi uno stile di ascolto, di disponibilità e di rispetto! E questo fa fatica, non è facile, eh... Per riuscirci è indispensabile allenare sé stessi ogni giorno, educandosi ad agire con misericordia anche nei piccoli gesti e nei pensieri. Un sorriso - ha spiegato a braccio -, se viene la vecchietta che è un po' sorda e non sente e tu gli spieghi..." basta un sorriso, sottolinea Francesco a braccio, "un sorriso un ponte dei grandi, non dimenticate il sorriso! Chi si comporta così diventa contagioso, perchè il sorriso è contagioso e la pace che
semina non manca di produrre frutto".

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