giovedì 1 marzo 2018
Cosa ha detto papa Francesco sulla parità di genere dentro e fuori la Chiesa: il prologo al libro "Le dieci cose che Papa Francesco propone alle donne"
Papa Francesco: mi preoccupa un certo maschilismo nella società (e nella Chiesa)
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«Quello che mi preoccupa è la persistenza di una certa mentalità maschilista (machista), anche nelle società più avanzate, nelle quali si consumano atti di violenza contro le donne, vittime di maltrattamenti, di tratta e lucro, così come ridotte a oggetti in alcune pubblicità o nell'industria dell'intrattenimento».

Sono parole scritte dal Papa nel prologo del libro Dieci cose che Papa Francesco propone alle donne (Publicaciones Claretianas) della professoressa María Teresa Compte, direttrice del master universitario di Dottrina sociale della Chiesa presso la Pontificia Università di Salamanca (UPSA). Come riporta il Sismografo, nel testo papa Francesco riflette sul ruolo delle donne nella Chiesa e su come potrebbe migliorare: «Mi preoccupa anche - si legge ancora nel prologo del Papa - che che nella Chiesa stessa, il ruolo del servizio a cui ogni cristiano è chiamato scivola, nel caso delle donne, a volte, nei ruoli più di servitù che di vero servizio».

Nel libro, la professoressa Compte analizza l'insegnamento di Francesco sulle donne, i dibattiti e le linee aperte dal Pontefice per ottenere "una presenza più incisiva" nella Chiesa, in tutti i livelli: sia nei ruoli decisionali della Curia, sia nelle comunità e famiglie cristiane, dove ha ripetutamente denunciato la sopravvivenza di culture marcatamente maschiliste.

Come scrive ancora il Sismografo, la linea indicata da Francesco riguarda il pieno riconoscimento della parità di genere, che non neghi le differenze biologiche ma che non ne approfitti per relegare le donne ad una posizione subalterna. Il Papa ha sottolineato ancora: «Seguendo il pensiero dei miei predecessori, credo sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che includa i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per andare sempre più a fondo non solo nell'identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire così meglio l'essere umano nel suo insieme. Avanzare in questa direzione è prepararci a un'umanità nuova e sempre rinnovata. spero che questo libro generi una maggiore sensibilità e riconoscimento della missione e della vocazione delle donne».

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