mercoledì 25 aprile 2018
Invitati i Capi di Chiese e Comunità cristiane della regione. La richiesta di preparare questo evento fin da ora con la preghiera
La Basilica di San Nicola a Bari (Ansa)

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Sarà la tomba di san Nicola, a Bari, il nuovo epicentro della preghiera del Papa per la pace in Medio Oriente. Cinque anni dopo l’analoga iniziativa per la Siria, che si svolse a Roma nel settembre del 2013. La notizia è stata data ai giornalisti dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, che a margine del briefing sul C9 (il Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia, di cui parliamo a parte) ha annunciato: «Il prossimo 7 luglio il Santo Padre si recherà a Bari, finestra sull’Oriente che custodisce le reliquie di San Nicola, per una giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente che affligge tanti fratelli e sorelle nella fede. A tale incontro ecumenico per la pace – ha aggiunto il portavoce vaticano – il Papa intende invitare i capi di Chiese e Comunità cristiane di quella regione. Fin da ora papa Francesco esorta a preparare questo evento con la preghiera». IL PROGRAMMA DELLA VISITA

Burke ha poi precisato che l’incontro si svolgerà nella Basilica di San Nicola, dove nella cripta sono custodite le spoglie del santo di Mira, traslate nel 1087 da alcuni marinai baresi. Allo stato attuale, ha aggiunto, non si sa se l’incontro avrà anche i caratteri di una visita pastorale e se, oltre ai leader religiosi cristiani, saranno invitati altri esponenti religiosi.

A Bari comunque la notizia ha suscitato sentimenti di gioia e gratitudine nei confronti del Santo Padre. «È un evento che commuove me, tutta la diocesi e la città – sottolinea l’arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci –. E noi come Chiesa locale che lo ospiterà vogliamo essere, con il nostro patrono san Nicola, simbolo di pace, di incontro tra le confessioni cristiane e tra i popoli».

Cacucci ricorda a tal proposito sia la visita del patriarca Bartolomeo in città, sia la traslazione a Mosca e San Pietroburgo di una reliquia del santo. E dunque, prosegue, «la prossima iniziativa di preghiera del Papa è in continuità con la vocazione ecumenica di san Nicola. Una iniziativa dalla «valenza profondamente cristiana - conclude l’arcivescovo –, ma anche un richiamo alla politica internazionale perché riconsideri attentamente le scelte che sono state attuate in Medio Oriente».

Anche padre Giovanni Distante, dallo scorso 13 aprile rettore della Basilica di San Nicola, esprime la sua «emozione». «Siamo contenti che il Papa abbia scelto Bari e san Nicola per un incontro di preghiera così importante – afferma il domenicano –. Il vescovo di Mira, infatti aiuta a guardare meglio l’Oriente. Lì tra l’altro la sua memoria è ancora più viva che nel nostro mondo occidentale. Per questo è significativo che Francesco abbia voluto dare all’incontro un carattere ecumenico, in questo momento così delicato. Così, tutti insieme, potremo chiedere a San Nicola il dono della pace prima di tutto tra noi cristiani e poi per il mondo».

Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, padre Distante ritiene probabile che una parte dell’incontro possa svolgersi nella cripta della Basilica dove sono venerate le ossa del santo di Mira. E spera di poter accogliere, oltre al Papa, i patriarchi cattolici e ortodossi dell’oriente cristiano e anche Bartolomeo I.

Anche la Comunità di Sant’Egidio «si rallegra ed esprime vivo apprezzamento» per l’annuncio giunto ieri. «Si tratta di un’iniziativa di pace particolarmente opportuna in un tempo difficile – fa notare un comunicato stampa –. Ma sarà anche l’occasione di mostrare solidarietà alle antiche Chiese del Medio Oriente, la cui vita è segnata dalla sofferenza e i cui fedeli sono troppo spesso costretti all’emigrazione».

È la terza volta che il Papa si recherà in Puglia nel giro di pochi mesi: il 17 marzo a San Giovanni Rotondo, il 20 aprile ad Alessano e Molfetta e il 7 luglio, appunto a Bari, già visitata da Giovanni Paolo II nel 1984 e da Benedetto XVI nel 2005.

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