martedì 29 settembre 2020
Le parole dell’apostolo Filippo scelte da papa Francesco: l’annuncio cristiano prima che di parole, è fatto di sguardi, testimonianze, esperienze, incontri, vicinanza
Bambini si fanno selfie con papa Francesco nel marzo 2018

Bambini si fanno selfie con papa Francesco nel marzo 2018 - Ansa

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Vieni e vedi”. Queste parole dell’apostolo Filippo sono centrali nel Vangelo: l’annuncio cristiano prima che di parole, è fatto di sguardi, testimonianze, esperienze, incontri, vicinanza. In una parola, vita. Proprio quelle parole, citate nel Vangelo di Giovanni (1, 43-46) sono state scelte da papa Francesco come tema del 55° Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel maggio 2021. “Comunicare incontrando le persone come e dove sono”, è il sottotitolo.

Questa la citazione evangelica: “Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: ‘Seguimi’. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: ‘Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret’. Natanaèle esclamò: ‘Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?’. Filippo gli rispose: ‘Vieni e vedi’”.

Nel cambio epocale che stiamo vivendo, in un tempo che ci obbliga alla distanza sociale a causa della pandemia, la comunicazione può rendere possibile la vicinanza necessaria per riconoscere ciò che è essenziale e comprendere davvero il senso delle cose, si legge nel bollettino della Santa Sede.

Non conosciamo la verità se non ne facciamo esperienza, se non incontriamo le persone, se non partecipiamo delle loro gioie e dei loro dolori. Il vecchio detto “Dio ti incontra dove sei” può essere una guida per coloro che sono impegnati nel lavoro dei media o delle comunicazioni nella Chiesa. Nella chiamata dei primi discepoli, con Gesù che va a incontrarli e li invita a seguirlo, vediamo anche l’invito ad utilizzare tutti i media, in tutte le loro forme, per raggiungere le persone come sono e là dove vivono.

Il titolo del Messaggio per il 2020 era stato: "Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria. La vita si fa storia" (LEGGI QUI)

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