sabato 19 aprile 2025
Il cardinale segretario di Stato ha ricevuto il vicepresidente Usa. Incontro definito «cordiale», ma resta la distanza su temi come le migrazioni. Riconosciuto il ruolo della Chiesa negli Stati Uniti
Un momento dell'incontro tra Vance e Parolin

Un momento dell'incontro tra Vance e Parolin - ANSA

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Le situazioni di guerra nel mondo, la questione dei migranti, dei rifugiati e dei prigionieri e la difesa del diritto alla libertà religiosa e di coscienza, sono gli argomenti al centro del «cordiale colloquio» di oggi (come attestano anche le fotografie diffuse), sabato 19 aprile 2025, tra il vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, e il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Il numero due dell'amministrazione Trump è stato ricevuto in Segreteria di Stato, fa sapere un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede. Insieme con Parolin, c'era anche l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali (in pratica il "ministro degli Esteri" della Santa Sede). Sui temi più dibattuti (migranti soprattutto) si parla però solo di scambio di opinioni, mentre ad esempio sulla libertà religiosa la formula usata è «comune impegno» nel proteggerla. E questo fa intendere la distanza che ancora persiste su certe questioni.

«Nel corso del cordiale colloquio - si legge nel testo della nota - è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America, ed è stato rinnovato il comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa e di coscienza. Vi è stato uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, specialmente sui Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse. Infine, si è auspicata una serena collaborazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, di cui è stato riconosciuto il prezioso servizio alle persone più vulnerabili». In queste ultime parole si può cogliere anche un indiretto riferimento alle recenti polemiche per i tagli annunciati da Trump a Usaid, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale.

In occasione del venerdì santo, Vance, con la moglie e i figli, ha partecipato alla Liturgia della Croce nella Basilica di San Pietro. Anche oggi Vance è arrivato al Palazzo apostolico con tutta la sua famiglia: la moglie Usha e i tre bambini. Alla fine dei colloqui, secondo quanto si apprende, hanno anche fatto una breve visita allo stesso Palazzo vaticano.

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